Dopo la conferenza stampa del primo ministro Mario Draghi di questo pomeriggio, è stato  il ministro della cultura Dario Franceschini a confermare che dal 26 aprile potranno riaprire cinema, musei e teatri, oltre agli eventi all’aperto, ovviamente nel rispetto delle misure di prevenzione della diffusione del Coronavirus. Ieri la Conferenza delle Regioni aveva dato il via libera, proponendolo a governo e comitato tecnico scientifico, a un piano per la ripartenza delle attività commerciali.

Il ministro ha parlato durante l’incontro online organizzato dal Pd sulle condizioni dello spettacolo, e ha specificato che si attende una risposta da parte del Comitato Tecnico Scientifico:

Abbiamo da poco finito una cabina di regia che ha discusso lungamente a Palazzo Chigi. Dal 26 aprile, con qualche giorno di anticipo rispetto all’ipotesi dei primi di maggio, nelle zone gialle potranno riaprire teatri, cinema, musei, ed eventi all’aperto, con misure di limitazione della capienza che già conoscete e che abbiamo lungamente discusso con le categorie e gli esercenti e che io ho discusso con il Cts soprattutto per avere un allargamento nella parte all’aperto, perché le limitazioni all’aperto sono molto meno indispensabili di quelle al chiuso. Penso che le risposte del CTS arriveranno a breve, sicuramente prima del decreto legge. Sarà possibile lavorare a un’estate con una maggiore elasticità al chiuso e una maggiore disponibilità per gli eventi all’aperto. Io vorrei ci fosse, anche mettendo qualche misura di sicurezza in più, un allargamento del numero di spettatori all’aperto, superando gli attuali 400. Abbiamo bisogno tutti di un’estate con piazze e strade che compatibilmente con la sicurezza siano pieni di spettacolo, musica, danza e prosa.

Una nuova stagione. Cultura e spettacolo dopo la pandemia. […] Tutti quelli che domani saranno in piazza. L’ho detto solo pochi giorni fa agli occupanti del Globe Theatre di Roma: io non sono la vostra controparte, sono il vostro rappresentante nelle istituzioni. E sono utili i tanti messaggi che arrivano all’opinione pubblica che non si occupa di cultura del disagio del mondo dei lavoratori dello spettacolo e della forte la voglia di ripresa. Sono convito che la giornata di domani sarà molto importante”.

La limitazione alle zone gialle rende improbabile un’effettiva riapertura delle sale. Come già detto in passato, perché i distributori propongano nuove uscite è necessario che i cinema riaprano su scala nazionale, e ciò dovrebbe accadere il 3 maggio o il 17 maggio (ma su questo non c’è ancora chiarezza). Lo ha ribadito il direttore generale dell’ANEC Simone Gialdini poco fa al TG3, affermando che i distributori faranno uscire i film solo se non si prospetteranno nuove chiusure delle zone.

Vi terremo aggiornati.

Fonte: Facebook Partito Democratico

 

 

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