Qualche ora fa è stata annunciata la data d’uscita dell’attesissimo cartoon di Super Mario che arriverà nei cinema a Natale del 2022 grazie alla Universal, alla Illumination e alla stessa Nintendo che ha supervisionato creativamente il progetto insieme alla casa dei Minions e Cattivissimo me.

In aggiunta alla data è stato reso noto anche il cast vocale originale composto da un parterre di tutto rispetto: troveremo Chris Pratt nei panni di Mario, Anya Taylor-Joy in quelli della principessa Peach, Charlie Day sarà Luigi, Jack Black sarà Bowser, Keegan-Michael Key presterà la voce a Toad, Seth Rogen sarà Donkey Kong e Sebastian Maniscalco (come già confermato) sarà invece Spike.

La voce storica di Mario, Charles Martinet, sarà coinvolto nel film in alcuni “ruoli a sorpresa”.

Naturalmente, come segnala anche il Guardian, a neanche 24 ore di distanza, la polemica online sulla “non-italianità” sta già imperversando, all’insegna di una certa ironia questo va detto, in lungo e in largo (tranne che in Italia, a quanto pare). Su Twitter c’è chi si è fatto sentire, più o meno sagacemente, per lamentarsi del fatto che scegliere un attore “all-american” come Chris Pratt non sia la mossa migliore per la voce di un idraulico italoamericano che, pur nascendo come Jumpman e Mr Video deve il suo nome a Mario Segale (1934-2018), il proprietario del primo stabilimento Nintendo negli Stati Uniti d’America (l’intuizione fu dello storico fondatore della Nintendo of America, Minoru Arakawa). Ma c’è anche chi suggerisce il fatto che il baffuto idraulico della Nintendo andrebbe doppiato da una leggenda come Danny DeVito.

Ecco a seguire un po’ di tweet:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In passato Chris Meledandri (Cattivissimo Me), regista incaricato di dirigere il film di Super Mario, aveva dichiarato sul progetto:

È una missione ambiziosa. La sfida è impiegare questi elementi che non sono così narrativamente profondi nella loro forma originale e aggiungere la profondità di cui parlavo poco fa senza per questo compromettere quello che generazioni di fan amano di Mario, riuscire a renderli organici all’iconografia del gioco e capaci di sostenere un arco narrativo in tre atti.

Cosa ne pensate? Quanto attendete questo film animato targato Illumination? Diteci come sempre la vostra nei commenti qua sotto!

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