01 Distribution ha annunciato l’uscita di Il cattivo poeta, l’atteso film di Gianluca Jodice con Sergio Castellitto nei panni di Gabriele D’Annunzio che doveva arrivare al cinema l’anno scorso e che finalmente potremo vedere in sala a partire dal 20 maggio.

Commenta l’annuncio così Luigi Lonigro, direttore di 01 Distribution e presidente dei distributori:

Non vedevamo l’ora di rimetterci al lavoro, nel senso pieno e industriale di una ripartenza del mercato cinematografico. Le notizie che ci arrivano dal Governo, in particolare quelle legate al coprifuoco, ci rendono ottimisti rispetto a progressivi miglioramenti e ci hanno spinto a posizionare, finalmente, uno dei film di produzione italiana più attesi e importanti del nostro listino nella data del 20 maggio. Siamo certi che l’uscita in sala de Il Cattivo Poeta sia un segnale molto importante per gli esercenti, con ricadute molto positive per tutto il mercato cinematografico. Ringraziamo Groenlandia per essere stati con entusiasmo al nostro fianco in questa decisione.

Aggiungono Matteo Rovere e Andrea Paris, produttori di Ascent film:

Siamo davvero felici che il nostro film finalmente possa uscire al cinema. Crediamo fortemente nell’unicità dell’esperienza in sala e siamo contenti di poter inaugurare le tanto attese riaperture con un film a cui teniamo moltissimo. Tornare al cinema in sicurezza con il nostro Cattivo Poeta è per noi motivo di orgoglio e un forte segnale di ripartenza per tutto il settore cinematografico.

Nella seconda metà di maggio riapriranno anche le grandi catene UCI e The Space, per cui il film dovrebbe avere una distribuzione piuttosto ampia.

Il cattivo poeta racconta l’inverno della vita del grande poeta e il tramonto di una nazione intera, alle porte della seconda guerra mondiale. Il ritratto di una delle figure chiave della storia moderna, poco raccontata dal nostro cinema.

Nel cast, tra gli altri, Francesco PatanèTommaso Ragno e Clotilde Courau.

IL CATTIVO POETA: LA TRAMA

1936. Giovanni Comini è stato appena promosso federale, il più giovane che l’Italia possa vantare. Ha voluto così il suo mentore, Achille Starace, segretario del Partito Fascista e numero due del regime. Comini viene subito convocato a Roma per una missione delicata: dovrà sorvegliare Gabriele d’Annunzio e metterlo nella condizione di non nuocere. Già, perché il Vate, il poeta nazionale, negli ultimi tempi appare contrariato, e Mussolini teme possa danneggiare la sua imminente alleanza con la Germania di Hitler. Ma al Vittoriale, il disegno politico di cui Comini è solo un piccolo esecutore inizierà a perdere i suoi solidi contorni e il giovane federale, diviso tra la fedeltà al Partito e la fascinazione per il poeta, finirà per mettere in serio pericolo la sua lanciata carriera.

 

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