Gower Street Analytics, come da tradizione, ha pubblicato le sue previsioni sugli incassi dell’anno prossimo a livello globale, stimando un rialzo consistente ma rinviando il ritorno ai livelli pre-pandemici (se mai ci sarà) al 2024.

Per il 2023, la società di analisi ritiene che verranno raggiunti i 29 miliardi di dollari in incassi globali, tenendo conto della spinta inflazionistica e degli attuali tassi di cambio. Si tratta di un incremento del 12% rispetto alle attuali proiezioni sul 2022, ma la cifra rimane il 27% inferiore alla media del triennio prepandemico (2017-2019) ai tassi di cambio attuali.

Fino al 10 dicembre erano stati incassati 23.6 miliardi di dollari in tutto il mondo, e si prevede che l’anno verrà chiuso intorno ai 25.8 miliardi di dollari (anche e soprattutto grazie ad Avatar: la via dell’acqua).

Va ricordato che queste previsioni sono assolutamente arbitrarie e basate su dati statistici, oltre che su un calendario di uscite che potrebbe subire importanti variazioni. Se torniamo indietro di un anno, infatti, Gower Street Analytics prevedeva per il 2022 ben 33.2 miliardi di dollari globali, con una spinta del 58% rispetto al 2021. Certo, nessuno prevedeva la guerra in Ucraina, con tutte le conseguenze sia in termini di mercato (la Russia, un territorio in crescita in termini di incassi, è sparita dalla cartina a causa dell’embargo) che in termini di crisi economica e di modifiche ai tassi di cambio e all’inflazione. C’è poi l’impatto che la pandemia ha continuato ad avere al sistema distributivo americano: molti film previsti per il 2022 sono slittati al 2023. Infine, la Cina ha continuato con la sua politica zero-contagi attraverso i lockdown, frenando fortemente gli incassi cinematografici in uno dei mercati più importanti al mondo. L’accesso alla distribuzione in Cina è stato poi impedito a molte pellicole americane, rallentando ancor più la ripresa.

In un clima di generale incertezza, diventa dunque difficile prendere per oro colato le previsioni per il 2023, anche se senza dubbio potranno servire per verificare l’andamento durante l’anno. Gower ritiene che l’anno prossimo gli Stati Uniti cresceranno del 12% a 8.6 miliardi di dollari contro i 7.6 miliardi del 2022 (sempre il 25% sotto al triennio pre-pandemico). Le aree asia-pacifico e latinoamericana cresceranno dell’11/12%, mentre le aree Europa, Medio Oriente e Africa cresceranno solo del 7%, mantenendosi il 30% sotto gli incassi pre-pandemici (in gran parte a causa della situazione Russa). Sulla Cina è difficile fare previsioni, ma si ritiene che verranno raccolti 5.55 miliardi di dollari, molto sotto il dato americano.

Fonte: Deadline

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