Ivan Reitman è morto: il grande regista e produttore, una delle colonne portanti della moderna Hollywood, si è spento pacificamente nel sonno sabato nella sua casa di Montecito, California. A dare la notizia all’Associated Press la famiglia. Aveva 75 anni.

“La nostra famiglia piange l’inaspettata perdita di un marito, di un padre e di un nonno che ci ha insegnato che bisogna sempre cercare la magia nella vita,” hanno commentato congiuntamente i figli Jason, Catherine e Caroline Reitman. “Ci consola il fatto che il suo lavoro come cineasta ha portato il sorriso e la felicità in quelle di infinite altre persone nel mondo. Mentre lo piangiamo privatamente, speriamo che chi lo conosceva attraverso i suoi film lo ricordi per sempre”.

Ed è quello che faremo tutti. Reitman, nato a Komarmo, in Cecoslovacchia, nel 1946, Reitman era figlio di una sopravvissuta di Auschwitz e di un ex membro della resistenza, proprietario della più grande fabbrica di aceto del paese. Dopo la guerra, la famiglia scappò dall’oppressione comunista e si unì a dei parenti a Toronto, in Canada. Il giovane Ivan studiò teatro e musica alla McMaster University, iniziando a realizzare cortometraggi.

Nel 1975 produce lo spettacolo off-Broadway National Lampoon Show, con Bill Murray, Harold Ramis, John Belushi, Gilda Radner e Brian Doyle-Murray: nomi che poi sarebbero diventati noti in tutto il mondo. Lo spettacolo si traduce tre anni dopo in una sua altra produzione, questa volta cinematografica, di enorme successo: Animal House. Aveva già prodotto i film di David Cronenberg: Il demone sotto la pelle (1975) e Rabid – sete di sangue (1977).

Il suo debutto come regista avviene nel 1971 con la commedia Foxy Lady, mentre nel 1973 dirige l’horror in stile grindhouse a tinte comiche Cannibal Girls, con Eugene Levy e Andrea Martin. Nel 1979 dirige Polpette: un’altra commedia canadese che lancia Bill Murray come attore cinematografico. I due lavorano ancora insieme nel 1981, per un film questa volta americano: Stripes – Un plotone di svitati. Tre anni dopo, nel 1984, Ivan Reitman dirige Ghostbusters – Acchiappafantasmi, che proietta a livello globale il successo suo e del cast, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Rick Moranis, Harold Ramis, Ernie Hudson e Sigourney Weaver. Il film incassa 300 milioni in tutto il mondo, ottiene due nomination all’Oscar e si traduce in un vero e proprio franchise, con sequel, spin-off, videogiochi, serie animate. L’ultimo di questi seguiti è uscito nel 2021: Ghostbusters: Legacy, diretto dal figlio di Ivan, Jason Reitman, acclamato regista di film come Juno e Tra le nuvole. Nel 2015 Ivan Reitman e Dan Aykroyd insieme a Tom Pollock e Joe Medjuck hanno aperto la Ghost Corps, casa di produzione di base negli studios della Sony a Culver City (California), con l’obiettivo di sviluppare ed espandere il franchise di Ghostbusters in varie forme.

Tornando alla filmografia di Reitman, dopo Ghostbusters dirige altri successi: Pericolosamente insieme (1986), I gemelli (1988), Ghostbusters II (1989), Un poliziotto alle elementari (1990), Dave – Presidente per un giorno (1993), Junior (1994), Due padri di troppo (1997), Sei giorni, sette notti (1998). I suoi ultimi film da regista sono Evolution (2001), La mia super ex-ragazza (2006), Amici, amanti e… (2011) e Draft Day (2014). Nella primavera di quest’anno sarebbe dovuto tornare sul set per dirigere Triplets, il sequel de I Gemelli a lungo in sviluppo, che avrebbe riunito Arnold Schwarzenegger e Danny DeVito assieme a Tracy Morgan, che avrebbe interpretato il loro fratello a perduto da tempo.

Come produttore e produttore esecutivo con la sua Northern Lights Entertainment, a partire dagli anni ottanta Reitman ha lanciato molti successi come il film d’animazione Heavy Metal (1981), la saga di Beethoven (1992), Space Jam (1996), la biografia di Howard Stern Private Parts (1997), Road Trip (2000), Old School (2003), Tra le nuvole (2009), quest’ultimo diretto da suo figlio Jason.

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