L’interprete di Daniel LaRusso nella saga di Karate Kid, Ralph Macchio, ha difeso il primo film dalle accuse di avere un cast “troppo bianco” e non diversificato. Nel primo capitolo del franchise di Karate Kid, Ralph Macchio interpreta Daniel LaRusso che si trasferisce con la madre a Los Angeles. Dopo aver conosciuto la giovane Ali, interpretata da Elisabeth Shue, se ne innamora, ma inizia a subire gli attacchi del suo fidanzato, il campione di karate Johhny Lawrence (William Zabka) e degli altri membri del suo dojo, il Cobra Kai. Il ragazzo, stanco di dover fuggire dai ripetuti agguati della banda, si rivolge al tuttofare del complesso dove risiede, Miyagi (Pat Morita), che gli insegna i segreti delle arti marziali.

In una recente intervista, Ralph Macchio ha detto la sua in merito a chi imputa alla pellicola di avere un cast “troppo bianco” affermando invece che, per i tempi in cui è uscito il primo Karate Kid, si trattava invece di una pellicola decisamente avanti per come affrontava anche il tema dei campi di concentramento giapponesi.

Queste le sue parole:

La gente ha detto che ha un cast troppo bianco e che non scava nella storia asiatica. Io ho sempre pensato questo, ovvero che fosse anche avanti perché si tratta di un popcorn movie che parlava anche dei campi di concentramento giapponesi durante la seconda guerra mondiale. Lo stesso Pat Morita fu internato per ben due anni in uno di quei campi. Per questo aveva un doppio significato e anche una certa profondità. Al tempo, la preoccupazione principale dello studio era che con oltre due ore di durata avrebbero perso uno spettacolo al giorno nella programmazione dei cinema. Ma si zittirono subito appena facemmo degli screening con del pubblico.

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FONTE: Stellar (via FoxNews)

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