In un documento di 94 pagine intitolato “Made in Hollywood, Censored by Beijing” (Fatto a Hollywood, Censurato da Pechino), la PEN si è scagliata contro l’accondiscendenza di Hollywood nei confronti della Cina, un mercato potentissimo e che copre una grossa fetta degli introiti per i film americani.

Fondata nel 1922, la PEN America è un’organizzazione no-profit che ha l’obiettivo di difendere e celebrare la libertà d’espressione negli Stati Uniti e in tutto il mondo promuovendo la cultura e diritti umani.

Pechino ha mandato un messaggio chiaro al mondo del cinema: i registi che criticano la Cina saranno puniti, ma coloro che assecondano le richieste della censura saranno ricompensati” si legge nel documento.

Il Partito Comunista Cinese ha un fortissimo peso sul successo o meno di un film di Hollywood e i dirigenti degli studi lo sanno bene“.

Nel rapporto pubblicato qualche giorno fa Quentin Tarantino viene lodato per essersi rifiutato di apportare modifiche a C’era una volta a Hollywood, ma in generale tutto ciò che si legge è una critica al sistema che è diventato sempre più permissivo e poco incline a dipingere i personaggi cinesi sotto una luce negativa.

Visto che gli studi americani fanno a gara per accedere agli spettatori cinesi, molti sono costretti a trovare dei compromessi limitando la libertà di espressione […]  Il risultato è un sistema in cui i burocrati di Pechino possono richiedere cambiamenti ai film di Hollywood o aspettarsi addirittura che i cineasti sappiano già quali cambiamenti apportare.

La richiesta del documento è di aumentare la rappresentazione di “personaggi asiatici e asiatici-americani sfaccettati e pluridimensionali” per ostacolare l’insistenza di Pechino a mettere in mostra “interpretazioni monotone di personaggi cinesi“.

Un esempio di accondiscendenza è rappresentata dal lavoro fatto dai Marvel Studios: per la versione cinese di Iron Man 3 furono aggiunte appositamente sequenze con attori cinesi (criticate per essere un po’ troppo fuori luoghi dagli stessi spettatori). In Doctor Strange, invece, c’è stato il whitewashing di un personaggio tibetano (l’Antico) proprio per evitare di adirare la Cina.

 

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