È abbastanza normale che, su un sito di cinema e intrattenimento, si parli de L’esorcista, il seminale capolavoro di William Friedkin basato sul romanzo di William Peter Blatty, a cadenza più o meno regolare.

È una prassi valida da una parte perché, come vi abbiamo spiegato in un nostro speciale, “L’esorcista fa ancora una paura tremenda”, dall’altra perché, come noto da diversi mesi, la Universal e la Blumhouse, dopo aver rilanciato con successo il franchise di Halloween, hanno intenzione di dare vita a una nuova trilogia proprio de L’esorcista.

Questa volta però, lo facciamo per un motivo differente: a svariati anni di distanza dall’arrivo del libro di William Peter Blatty nelle librerie nel 1971 (il lungometraggio è poi arrivato nei cinema nel 1973), è stata resa nota l’identità del ragazzo (via The Guardian) che ha ispirato la vicenda alla base della storia, quella della possessione demoniaca ai danni della dodicenne Regan MacNeil.

In precedenza, lo scrittore scomparso nel 2017 aveva sempre impiegato lo pseudonimo di Roland Doe per indicare il ragazzo che, a Cottage City nel Maryland e a St Louis nel Missouri, venne sottoposto a svariati esorcismi nel 1949. A quanto pare sarebbe stato Ronald Edwin Hunkeler, scomparso per un infarto l’anno scorso un mese prima di compiere 86 anni, a ispirare Blatty per il suo romanzo.

Hunkeler è stato un ingegnere della NASA dove ha lavorato per ben 40 anni prima di andare in pensione, quattro decadi durante le quali ha sempre temuto che questa sua “particolarità”, ovvero l’essere stato la fonte ispiratrice de L’esorcista, potesse in qualche modo venire a galla ed essere appresa dai suoi colleghi.

William Peter Blatty venne a conoscenza di Hunkeler e della sua – presunta – possessione demoniaca mentre era senior alla Georgetown University a Washington DC. Uno dei suoi docenti, Eugene Gallager, era anche prete a Georgetown, la più vecchia università cattolica fondata dai Gesuiti negli Stati Uniti: era stato lui a raccontare a Blatty della possessione e degli esorcismi.

Nato nel 1935 in una famiglia della middle-class di Cottage City, Hunkeler iniziò ad avere esperienze di attività paranormali all’età di 14 anni. Le sue prime segnalazioni facevano riferimento a dei rumori di colpi e graffi provenienti da dietro alle pareti della sua camera da letto.

Il reverendo Luther Schulze scrisse al laboratorio di parapsicologia della Duke University, nel North Carolina, nel mese di marzo del 1949 raccontando di “sedie che si muovevano in presenza di Hunkeler, tanto che una una volta lo ha scaraventato via. Il suo letto si scuote visibilmente ogni volta che lui ci sta sopra”. Fra le annotazioni fatte da Schulze anche il fatto che i pavimenti della casa degli Hunkeler erano graffiati come per lo spostamento di pesanti mobili e di come un’immagine di Cristo appesa a una parete tremasse ogni volta al passaggio del ragazzo.

La famiglia si rivolse poi al gesuita William Bowdern che effettuò ben 20 esorcismi sul giovane nell’arco di tre mesi.

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