Intervenendo al podcast di Anne Heche e Heather Duffy (via Variety), Mariel Hemingway ha ricordato Manhattan di Woody Allen, la pellicola del 1979 dove interpretava Tracy, la diciassettenne che instaurava una relazione con Isaac Davis (Allen), autore televisivo ben più grande di lei (42 anni).

Mariel Hemingway ammette che una pellicola del genere, oggigiorno, non potrebbe uscire “Al 100% oggi non potrebbe uscire” poi le viene chiesto un parere su Allen v Farrow, la docuserie HBO che racconta le accuse e i retroscena della relazione tra i due. L’attrice puntualizza di non averla vista e spiega che per lei non è semplice parlare della cosa dato il rispetto che nutre per Woody Allen frutto anche della splendida esperienza avuta con lui proprio per Manhattan:

È un po delicato per me perché, per quanto mi riguarda, non è stato in alcun modo irrispettoso o sgradevole. Non conosco Mia, non conosco Ronan e non conosco Dylan. Non conosco quella storia che non spetta neanche a me raccontare. E nel dire questo, non è che mi ergo su un palco a difenderlo, ma per me l’integrità del suo lavoro rimane integra […] Non ci sono più consentite le sfumature di grigio. Bisogna sempre scegliere da che parte stare. Ma chi l’ha detto? Non è così che si matura.

Questa la sinossi di Manhattan, il film di Woody Allen con Mariel Hemingway:

Isaac Davis, 42 anni, autore di testi televisivi, vive con la liceale 17enne Tracy, che è affascinata dalla sua cultura. Isaac, che ha divorziato dalla prima moglie ed è stato lasciato dalla seconda, ha paura che il legame con la studentessa lo renda ridicolo e la spinge ad andare a Londra anche perché vuole frequentare Mary, una ragazza che ha conosciuto tramite il suo amico Yale. Quando Tracy si deciderà finalmente a partire, però, Isaac cercherà, invece, di trattenerla.

 

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