Ho incontrato Martha De Laurentiis dieci anni fa. Mi ha accolto a casa sua e mi ha servito una pasta cotta alla perfezione ricoperta da tartufo bianco mentre le professavo il mio amore per Hannibal Lecter, lo psichiatra cannibale. Ora, invece, professo il mio amore e la mia profonda ammirazione per Martha, l’astuta produttrice. Nei decenni di lavoro in trincea nel mondo del cinema, ha creato uno stile inconfondibile. Intelligente, ricco di gusto, elegante, rispettoso e presente. Sempre positiva e sempre con un contegno. Leggeva ogni bozza di ogni sceneggiatura, era sul set ad ogni opportunità. È sempre stata la migliore cheerleader che si potesse desiderare. Martha sosteneva i narratori con tutta la sua forza, ogni artista, ogni artigiano. Ci ha sempre trattati come una famiglia. Martha De Laurentiis è sempre stata e sarà sempre La Matriarca.
Su Instagram, Fuller ha spiegato che la De Laurentiis è “morta in pace con la sua famiglia al suo fianco”.
Nel 1980 Martha fondò assieme al marito Dino De Laurentiis (che sposò poi nel 1990 e che è morto nel 2010) la casa di produzione di cui lei era chairman.
Tra i numerosi film da lei prodotti al fianco di suo marito Hannibal, Red Dragon, Hannibal Rising, Breakdown, U-571, Wolfen, Amityville II, Amityville 3D. L’ultimo film da lei prodotto, Firestarter, è un reboot del primo film da lei prodotto, l’adattamento del romanzo di Stephen King uscito al cinema nel 1984 con Drew Barrymore nel cast.
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