Olivia Newton-John è morta: la star di Grease era malata da diversi anni di cancro e scompare a 73 anni. A dare la conferma il marito John Easterling sui social:

Dame Olivia Newton-John è mancata pacificamente nel suo Ranch nella California del Sud questa mattina, circondata da famigliari e amici. Chiediamo a tutti di rispettare la privacy della famiglia durante questo momento difficile.

Olivia è stata un simbolo di trionfo e speranza per oltre trent’anni, condividendo la sua esperienza con il cancro al seno. La sua ispirazione e la sua esperienza pionieristica con l’erboristeria continua con l’Olivia Newton-John Foundation Fund, dedicato alla ricerca erboristica e al cancro.

La carriera di Olivia Newton-John è stata definita dal suolo di Sandy nel capolavoro Grease al fianco di John Travolta, ma è stata ricca di successi. Attrice e musicista (ha avuto ben cinque singoli al numero 1 della Billboard Hot 100), nel 1992 ricevette la sua prima diagnosi di cancro, e da allora è diventata un’attivista per la ricerca e la lotta contro il cancro, arrivando a definirla la sua “missione”.

Nipote del fisico vincitore del premio Nobel Max Born, era nata nel 1948 a Cambridge, nel Regno Unito, per poi trasferirsi con la sua famiglia a Melbourne, Australia, a sei anni. Crescendo si è dedicata alla musica ed è tornata in Inghilterra per seguire la sua vocazione, arrivando anche a partecipare all’Eurovision song contest (dove perse contro gli ABBA): nel 1974 la sua prima hit, “I Honestly Love You”.

Nel 1977 riceve l’offerta della vita: interpretare Sandy nell’adattamento cinematografico del musical di Broadway Grease. Inizialmente riluttante, accettò la parte che la rese una vera icona insieme a John Travolta. La canzone Hopelessly Devoted to You, scritta appositamente per il film, venne nominata all’Oscar.

Nel 1980 partecipa al musical flop Xanadu, che però le fa comunque ottenere un’altra hit: Magic.

L’anno successivo ottiene un successo ancora più grande per Physical, la sua canzone più famosa e una delle più note dell’intero decennio: passò ben 10 settimane in cima alla Billboard Hot 100.

Nel 1983, poi, partecipa a un altro film in coppia con John Travolta: Due come noi.

Gli anni novanta vengono segnati dalla sua diagnosi: continua a lavorare, curandosi, e inizia la sua attività da attivista per la ricerca sul cancro e le iniziative per sensibilizzare sulla malattia, realizzando anche documentari. Nel 2017 arriva una terza diagnosi, dopo la quale spiega di non voler essere “una semplice statistica”: “Starò bene. E probabilmente continuerò a dover affrontare questa cosa per il resto della mia vita”. Le sue ultime interpretazioni risalgono al 2010 (Score: A Hockey Musical) e al 2011 (A Few Best Men), ha anche interpretato se stessa in due episodi di Glee e ha partecipato

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