Dopo il nipote di Oppenheimer, che era rimasto infastidito da un passaggio del biopic di Christopher Nolan, adesso è Napoleon di Ridley Scott a venir preso in esame da un vero discendente della figura storica che dà il titolo al film.

Forbes ha difatti pubblicato la recensione che, del kolossal prodotto dalla Apple e distribuito nei cinema dalla Sony, è stata fatta da Joachim Murat, discendente di settima generazione dell’ex re di Napoli omonimo (Giacchino Murat), che sposò la sorella minore di Napoleone Bonaparte, Carolina.

E la sua recensione di Napoleon è decisamente negativa. Vi proponiamo i passaggi salienti di quanto scritto da Murat:

Naturalmente, essendo un discendente, non posso essere del tutto obiettivo. Mi aspettavo un affresco epico e shakespeariano. Dopotutto, Ridley Scott è il regista di epiche storiche come “I duellanti” e “Il Gladiatore”.

Speravo che il film fosse un’esplosione di energia. Un film sulla leadership e molto altro ancora. Lo stile, la gloria senza precedenti, le vittorie impensabili, la galleria di personaggi eroici, il destino messianico, il vento della libertà, l’avventura, l’ardore, le infinite possibilità in una parola: la “Grandezza” dell’epoca […] E invece Ridley Scott ci ha regalato un film crepuscolare. Girato con una luce fredda, quasi ogni scena è ambientata in autunno, la nebbia intrappolata tra i rami spogli degli alberi. È degno di nota peraltro che questo è un film con pochissimi attori giovani.

In realtà, l’intera era napoleonica è stata caratterizzata dal fatto che i giovani venivano piazzati in posizioni di potere in tutta Europa. Eppure in questo film Bonaparte è interpretato da un Joaquin Phoenix di 50 anni. A Phoenix è stata data una carnagione grigiastra e sembra quasi senza fiato dall’inizio alla fine. La rappresentazione nel film era cupa. Ne sono uscito deluso. Ma ribadisco: non sono obiettivo […]

Il desiderio del regista sembra in gran parte quello di riscrivere la storia in modo che corrisponda all’immagine che vuole dare della storia d’amore tra Napoleone e Giuseppina. Una serie di scorciatoie e invenzioni sono impiegate per adattare la vita ineguagliabile di Napoleone in un film di due ore e mezza.

Naturalmente Ridley Scott non ha mai dichiarato di essere uno storico. Si è preso le stesse libertà narrative anche con film come “Il Gladiatore”. Chiaramente, il ruolo dei registi è diverso da quello degli storici.

Poi, dopo un elenco di quelle che sono le principali inesattezze storiche di Napoleon, aggiunge:

Quello che Ridley Scott ha portato nei cinema con Napoleon è la visione inglese dell’era napoleonica. La leggenda oscura di un bandito corso che avrebbe poi conquistato l’Europa. Nell’ultima scena del film muore come Don Corleone ne “Il Padrino”. Viene ritratto come un usurpatore sgarbato e rozzo. Commenta persino la bassa statura di Napoleone. In realtà, Napoleone era sopra la media dell’epoca. Le rappresentazioni corpulente di Napoleone sono invenzioni della propaganda inglese […]

Ridley Scott rasenta il ridicolo nella sua caricatura di Napoleone Bonaparte. Il film descrive la Francia della Rivoluzione e dell’Impero come un episodio sfortunato di un paese nelle mani di un popolo di malvagi e rozzi mascalzoni assetati di sangue. Naturalmente, l’illustrissimo duca di Wellington porterà miracolosamente un po’ di dignità mettendo la parola fine sulla storia di questo sfortunato plebeo e del suo impero. Sembra, dalle reazioni dei critici e dei primi spettatori francesi, che questa sia un po’ un’eccessiva denigrazione storica.

Indipendentemente da ciò, è comunque uno spettacolo grandioso. Scene di battaglia favolose e scenografie sbalorditive. Non tiriamoci indietro dal piacere di andarlo a vedere. Questo film offre una nuova visione dell’Imperatore, una visione che non condivido, ma che comunque arricchisce la riflessione su Napoleone e la sua epoca.

Il film è nei cinema italiani dal 23 novembre con Sony Pictures ed Eagle Pictures poi, in una data ancora non stabilita ma presumibilmente verso l’inizio di gennaio, arriverà in streaming esclusivo su Apple TV+.

Tutte le informazioni sul film nella nostra scheda!

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FONTE: Forbes

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