Fonte: Joblo.com

Le cose si mettono molto male per la New Line Cinema, lo studio che ha co-prodotto e distribuito Il Signore degli Anellui. Il regista Peter Jackson non è più il solo a pretendere di vedere i libri contabili sul fatturato derivante dal merchandising del primo film: le cause contro lo studio infatti si sono moltiplicate.

Ora anche Saul Zaentz, possessore dei diritti cinematografici tratti dai libri di J.R.R.Tolkien sin dal 1976, ha intentato causa allo studio per 20 milioni di dollari per royalties che sostiene di non aver ricevuto.
Ma non solo: anche quindici attori neozelandesi adesso pretendono soldi dal merchandise derivato dai film. Gli attori infatti sostengono che la New Line avesse specificato, nel costratto stipulato con loro, che avrebbero ricevuto anche il 5% dei proventi dal merchandise – dal quale lo studio avrebbe ricavato 100 milioni di dollari dichiarati (ma che secondo Jackson sarebbero molti di più).

Variety spiega meglio la situazione: i 100 milioni sarebbero l'incasso derivato dalla vendita delle action figures, e gli attori pretendono una fetta di questi soldi in quanto – secondo loro – il contratto stipulato con la New Line prevedeva una parte degli incassi nel caso il proprio personaggio venisse riprodotto nelle action figures. Il problema è che tali incassi non vennero più considerati "derivati dal merchandise" nel momento in cui vennero dedotte certe spese – da lì è partita la nuova causa legale.

Ricordiamo che Peter Jackson per primo è in causa con la New Line Cinema per la mancata disponibilità di quest'ultima di mostrare i libri contabili della Compagnia dell'Anello al regista, il quale sospetta che gli siano stati pagati molti meno soldi rispetto ai reali guadagni del merchandise derivato dal film.

Questa causa ha creato una vera e propria bagarre mediatica quando il direttore della New Line, Boh Shaye, ha alzato i toni della discussione lanciando pubblicamente anatemi contro il regista; in questo modo le potenziali trattative con Jackson per la produzione dello Hobbit si sono congelate, con la New Line intenzionata ad affidare ad altro nome (ancora da trovare) la regia del film prima che scadano i suoi diritti di produzione della pellicola (va fatta entro il 2009 o i diritti torneranno a Saul Zaentz), la MGM (che detiene una parte dei diritti di distribuzione) assolutamente NON intenzionata a farlo (assieme allo stesso Zaentz) e i primi registi (al momento solo Sam Raimi) che rifiutano la patata bollente (a parole, Raimi ha fatto sapere al mondo che è stato contattato una sola volta da Shaye e che ritiene che lo Hobbit sia di diritto per Jackson).

Queste ennesime cause congeleranno il processo (già ghiacciato) di trasposizione dello Hobbit al cinema? Non proprio. Le cause degli attori non rientrano nell'argomento, la nuova causa veramente interessante è quella di Saul Zaents: nel momento in cui questi tornerà in possesso dei diritti per realizzare il Kolossal, quasi sicuramente la New Line verrà definitivamente esclusa. Sarà quindi interessante vedere cosa succederà nel giro di un anno: se lo studio cercherà o no di realizzare il film per conto proprio – forte dei propri diritti cinematografici…