Questo week-end avremo modo di scoprire se Gravity riuscirà ad accaparrarsi qualche statuetta fra le dieci categorie degli Oscar cui è nominata.

Sandra Bullock, che il riconoscimento come Migliore Attrice Protagonista l'ha già vinto con The Blind Side, è di nuovo in corsa grazie alla pellicola diretta da Alfonso Cuaròn. Eppure un "premio", magari non così prestigioso come un secondo Oscar, ma sicuramente gradito, l'ha ottenuto: una "busta paga" che, ad oggi, risulta essere la più alta della sua carriera.

La quarantanovenne attrice, grazie al trionfo durante la Notte delle Stelle di qualche anno fa, ha acquisito un potere contrattuale molto elevato. Per Gravity, oltre ai 20 milioni di dollari d'ingaggio, è riuscita a strappare il 15% del cosiddetto box-office rental, ovvero quella parte di botteghino che arriva nelle casse della Warner in base agli accordi di noleggio della pellicola presi con i vari esercenti cinematografici. La fetta cambia da mercato a mercato: negli Stati Uniti si aggira fra il 40 e il 50%.

Ad oggi, Gravity ha incassato qualcosa come 700 milioni di dollari e dovrebbe agilmente arrivare a 750 a breve: assumendo che la Warner trattenga il 45% di questo importo, nel conto in banca di Sandra Bullock arriverebbero 50 milioni di dollari circa (che vanno sommati ai venti già citati). E i numeri sono destinati a crescere: l'artista ha delle partecipazioni sulle vendite home video e televisive.

Si tratta di un contratto abbastanza atipico nella Hollywood di oggi, che richiama alla memoria quello strappato dagli agenti di Robert Downey Jr. per la sua partecipazione all'Universo Cinematografico della Marvel. Non è chiaro se anche George Clooney, Alfonso Cuaròn e il produttore David Heyman siano tutelati da accordi simili, ma per quanto alto possa essere l'assegno staccato dalla Warner per Sandra Bullock, Gravity garantirà comunque delle belle soddisfazioni economiche per la major. Lo studio, difatti, ha finanziato il film quasi interamente da solo: la consociata RatPac-Dune Entertainment di Brett Ratner e James Packer ha una piccola percentuale che sarà liquidata solo nel momento in cui la Warner avrà intascato la sua fetta di box-office e dopo che i costi di produzione e marketing saranno coperti.