Roland Emmerich fra apocalissi e teorie del complotto.

Se da una parte in Italia Moonfall di Roland Emmerich è stato rimandato quasi di un paio di mesi (al 17 marzo), negli Stati Uniti la release resta fissata al 4 febbraio. Per questo motivo, le varie testate stanno già cominciando a pubblicare i resoconti delle interviste effettuate col regista di 2012, L’alba del giorno dopo e Independence Day.

In una chiacchierata fatta con Comic Book, Roland Emmerich ha parlato, nello specifico, di come sia finito per creare un filone cinematografico tutto suo basato sulla fine del mondo e le teorie del complotto, che possono spaziare dagli alieni e l’area 51 al fatto che la Luna sia, in realtà, un satellite artificiale costruito da chissà chi.

Beh sì, penso di aver creato una sorta di genere tutto mio in una certa maniera. Prima c’è stata l’invasione aliena. Poi Godzilla. Poi L’alba del giorno dopo, in cui si parlava del cambiamento climatico. 2012 parlava dello spostamento della crosta terrestre. Qua si parla solo della Luna che sta per cadere sulla Terra, ma non è quello che sembra essere.

Poi, nello specifico di Moonfall, aggiunge:

È interessante perché questo film è ispirato a un libro realmente esistente, un libro inglese che s’intitola Who built the Moon. Effettua questa disamina relativa al fatto che la Luna non è quello che pensiamo essere. Una questo assunto interessante circa la Luna come costrutto artificiale fatto dall’uomo o dagli alieni o chissà chi. Ci sono tre teorie in questo libro sul come potrebbe essere stata fatta questa cosa, ma noi non ne abbiamo impiegata nessuna. Abbiamo ideato la nostra teoria.

Roland Emmerich parla poi dello sbarco sulla Luna da parte dell’equipaggio dell’Apollo 11, da sempre messo in discussione dalle varie teorie del complotto:

Naturalmente penso che sia tutto vero. Sarebbe sciocco non pensarlo. Ma è un argomento interessante con cui giocare. Cioè, con Independence Day c’era l’Area 51 con l’astronave, gli alieni e tutto questo genere di robe. Con L’alba del giorno dopo mi sono un po’ allontanato da queste cose, ma poi con 2012 abbiamo avuto lo spostamento della crosta terrestre. Guarda, è una cosa sciocca, ma per me era l’unica maniera per poter raccontare come il mondo sarebbe potuto finire ricoperto dalle acque quindi mi sono detto “Ok, facciamolo”. Poi c’è questo che è come una sorta di fantasy.

Il film è diretto da Emmerich ed è prodotto e finanziato in maniera indipendente su una sceneggiatura scritta insieme ai suoi co-sceneggiatori Harald Kloser e Spenser Cohen.

Cosa ne pensate delle dichiarazioni di Roland Emmerich sui suoi film basati sulla fine del mondo e le teorie del complotto? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra nello spazio dei commenti.

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