Sono ormai passati due mesi dall’inizio dell’invasione Ucraina da parte della Russia, e da altrettanto tempo la Russia è al centro di un embargo che include anche i film di Hollywood la cui uscita al cinema è stata cancellata. Tuttavia, alcune sale hanno iniziato a proiettare ugualmente le pellicole internazionali, utilizzando i file scaricati illegalmente da torrent.

A riportare la notizia diverse fonti tra cui TorrentFreak e il NY Times, che segnalano come a partire da metà aprile siano comparse su social come VK e Telegram segnalazioni di cinema in diverse regioni nei quali venivano proiettati film Hollywoodiani tra cui The Batman, ma anche Don’t Look Up e Red (questi ultimi sono usciti in streaming su Netflix e Disney Plus). In particolare, il 21 aprile il centro d’arte contemporanea WIP di Mosca ha organizzato un “evento speciale” definito “una performance artistica con un commento artistico all’addio di Hollywood al mercato russo” al prezzo di 500 rubli (circa 7 dollari) durante il quale è stato proiettato The Batman. La copia pirata, completa di doppiaggio russo, è stata scaricata da internet. All’evento hanno partecipato circa 250 persone. Nei giorni successivi il film è stato proiettato anche in altre città, tra cui il Grinvich Cinema di Ekaterinburg, dove è tuttora possibile preacquistare biglietti per il film online (nella pagina principale è possibile trovare i biglietti di numerosi altri film, tra cui Freaks Out). Interpellato da un sito di informazione, il Grinvich Cinema ha smentito di avere The Batman in programmazione, ma ha ammesso di aver “raggiunto un accordo con delle compagnie per affittare tre schermi”.

Quanto sta accadendo è dovuto alla situazione di gravissima crisi in cui è piombata l’industria cinematografica nel paese. L’embargo coinvolge tantissimi settori tra cui quello dell’intrattenimento: i principali studios di Hollywood hanno annunciato lo stop alla distribuzione dei nuovi film, ed è arrivato lo stop anche a servizi streaming come Netflix e Spotify. L’associazione nazionale degli esercenti russa, che rappresenza 700 cinema e 2.600 schermi in tutto il paese, ha lanciato subito un grido d’allarme spiegando che l’embargo provocherà il collasso totale dell’intera industria: “Sfortunatamente, la quantità e la qualità dei film russi che escono al cinema non soddisfa la domanda di contenuti dei cinema, inoltre l’uscita di alcuni film Russi, per ragioni a noi non chiare, è stata rinviata o completamente cancellata nonostante tali pellicole siano state finanziate anche con soldi pubblici”. Si prevede un calo di fatturato di oltre l’80%, e la probabile chiusura della maggior parte delle grandi catene entro due mesi senza un sostegno pubblico considerevole. Ecco quindi spiegato il motivo per cui alcune sale, pur di sopravvivere, utilizzano copie pirata.

La stessa associazione ha preso formalmente le distanze da questa pratica, sottolineando quanto segue:

La proiezione di copie pirata, o meglio rubate, di film al cinema porta l’industria cinematografica russa fuori dall’arena della legalità e la riporta ai giorni bui dell’illegalità degli anni novanta del secolo scorso. Capiamo che si tratta di espedienti dovuti al panico nell’industria provocato dall’inadeguata risposta del governo all’attuale situazione critica dei cinema in Russia e all’inabilità dell’industria cinematografica russa, nel breve termine, di offrire film spettacolari che siano interessanti a un pubblico ampio, nonostante l’incredibile supporto all’industria offerto dallo stato. Condanniamo quindi la pratica delle proiezioni illegali nei cinema russi e chiediamo all’intera comunità cinematografica russa di evitare queste pratiche.

Vi sono diversi gruppi di appassionati che pubblicizzano queste proiezioni sui social in Russia: l’impressione è che finché le ostilità non termineranno e le sanzioni non cadranno la pirateria avrà strada facile. Prima delle ostilità, il 70% del mercato in Russia era composto da film prodotti negli Stati Uniti e distribuito da major come Disney, Warner Bros e Paramount Pictures. La situazione attuale ricorda quella dell’era sovietica, nella quale l’unico modo per vedere i film occidentali era attraverso VHS duplicate che riuscivano a oltrepassare la Cortina di Ferro. Il primo cinema che proiettava film occidentali ha aperto i battenti a Mosca nel 1996, e da allora l’industria è cresciuta considerevolmente, tanto che negli ultimi anni la Russia è diventato il nono mercato internazionale più redditizio.

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