Come annunciato, è andata in onda giovedì sera sulla ABC la lunga intervista di Alec Baldwin con George Stephanopoulos nella quale l’attore si è aperto sulla tragedia avvenuta sul set di Rust che ha causato la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins e il ferimento del regista Joel Souza. In un’anticipazione pubblicata il giorno prima, Baldwin aveva affermato di non aver premuto il grilletto della pistola che ha fatto fuoco (alludendo quindi a un’esplosione accidentale). Tra le varie dichiarazioni dell’intervista, poi, l’attore ha spiegato di essere convinto che verrà esonerato da qualsiasi accusa:

Persone a conoscenza dei fatti e delle vicende giudiziarie mi hanno detto che è estremamente improbabile che riceva accuse di tipo penale.

In vari momenti durante l’intervista, contenuta in uno speciale di un’ora in prima serata intitolato Alec Baldwin Unscripted, l’attore si è commosso, in particolare quando ha raccontato i fatti di quel giorno:

Stavamo facendo una prova per la scena, Hutchins stava segnando i punti macchina per le riprese. In questa scena dovevo caricare la pistola. Quini ho preso la pistola e ho iniziato a caricarla. Non dovevo premere il grilletto. Ho detto: “Hai visto?” e lei: “Beh, abbassala un po’ così”. Alla fine puntava proprio sotto il suo braccio. A quel punto ho caricato la pistola e ho iniziato a chiederle: “Riesci a vederla così? Riesci a vedere?” Ho lasciato andare il cane, ed è scattato.

[…] A quel punto sono rimasti tutti orripilati. Sono tutti sconvolti. Il suono è fortissimo, nessuno ha i tappi alle orecchie perché la pistola doveva essere vuota. Mi avevano detto che avevo ricevuto una pistola vuota, c’erano dei proiettili finti, nulla che potesse esplodere. […] Dopo che Hutchins è stata colpita dal proiettile, ho pensato: ma è svenuta? Il concetto che potesse essere stata colpita da un proiettile non mi è balenato in testa prima di tre quarti d’ora, un’ora almeno. Nessuno riusciva a capire: era stata colpita da una scheggia? Aveva avuto un attacco di cuore? L’idea che qualcuno avesse messo un proiettile non era passata per la testa di nessuno.

Qualche giorno fa, George Clooney ha spiegato che quando maneggia una pistola sul set controlla sempre che non sia carica. Baldwin ha risposto seccamente a questa affermazione:

Mi hanno insegnato anni fa che nel caso io manipolassi un’arma, anche solo facendo ruotando la culatta, l’armiere dovrebbe riprenderla e sistemarla daccapo. Mi hanno sempre detto di non farla. Quando ero giovane mi hanno detto: “Non vogliamo che sia l’attore l’ultima linea di difesa quando si tratta della sicurezza di un’arma da fuoco”. Commenti [come quello di Clooney] non sono decisamente utili a risolvere una situazione come questa.

Baldwin ha poi detto di non sentirsi colpevole per quanto accaduto:

No, no. So che qualcuno è responsabile per ciò che è successo, e non so dire chi sia, ma so di non essere io. In tutta onestà, se sentissi di avere qualche responsabilità potrei arrivare a uccidermi. Non lo dico con leggerezza.

Nelle ore successive all’intervista, il procuratore distrettuale di Santa Fe ha voluto rispondere alle dichiarazioni dell’attore circa la possibilità che venga scagionato da ogni accusa, spiegando che al momento non sono state formulate (né escluse) accuse:

Ci sono certi individui che potrebbero essere accusati di crimini per le proprie azioni o inazioni sul set di Rust. Tutti coloro che sono stati coinvolti nella gestione e nell’uso delle armi da fuoco sul set avevano il dovere di comportarsi in modo da garantire la sicurezza di tutti gli altri, e sembra che certe azioni o inazioni abbiano contribuito a far avvenire questa tragedia.

Le indagini sono in corso, e presto potrebbero essere avviate diverse azioni sulla base di “varie teorie legali che stiamo portando avanti contemporaneamente”.

Fonte: Deadline

 

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