Ospite della settimana di Francesco Alò per la nostra serie di videointerviste “Casa Alò” è Marco Ponti.

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Vincitore del David di Donatello come migliore regista esordiente con Santa Maradona (2001), Ponti si immerge nei ricordi di quell’esperienza, e del suo rapporto con Libero De Rienzo, vincitore anche lui del David come miglior attore non protagonista.

Sai dove lo teneva Libero il David? Nel freezer. Quando andavi a casa sua c’era ‘sto freezer che aveva bisogno di essere sbrinato e c’era il David così, congelato. Diceva: “Non so dove metterlo, ovunque lo metto sembra che me la tiro.

Un grande successo quello di Santa Maradona e, come per tutti i film cult che incassano bene e vincono premi, la domanda che sorge spontanea è: a quando un sequel?

Ce l’hanno proposto milioni di volte. Abbiamo sempre detto no perché è un film concluso, non ha bisogno di un seguito. Ma c’è un fatto. Nel 2018 mi trovo a pranzo con Libero De Rienzo e ci diciamo: Ma fare Santa Maradona 2021? E lui mi dice: “Dai, scriviamolo. Verrà una merda. Verrà orribile. Ci metteremo gli anni che passano, il disincanto, i chili in più…Però dobbiamo assolutamente farlo.” E allora ci mettiamo lì a ragionare sul plot. È stato un momento alla “Ocean’s Eleven” perché dico: ci vuole qualcuno di bravo che ci dia una mano a scrivere perché io ci sono troppo dentro emozionalmente. Chiacchierando con due amici, Giordano Meacci e Francesca Serafini che sono gli autori di Non essere cattivo, loro dicono: “Marco, noi vogliamo esserci assolutamente a tutti i costi.” E allora, entrano a bordo loro due. Poi diciamo: sì, però ci manca ancora il grip sulla contemporaneità. Chi conosce la realtà bene e che ci piace? E ne parlo con un altro amico che è Willy Peyote. Quindi parte questo dream team: io, Libero, Giordano, Francesca e Willy e cominciamo a fare delle giornate di chiacchiere per costruire Santa Maradona che si chiamava “Santa Maradona 2021”, proprio come fosse Blade Runner.

Ma tra la pandemia e, soprattutto, la morte di Libero De Rienzo, il progetto di “Santa Maradona 2021” resta nel cassetto e lì resterà per sempre…

E poi succede che Libero se ne va e improvvisamente ci rendiamo conto…Non esistono delle circostanze per cui quel film si potrà fare. E quindi i file che ci sono nel computer, la parte di storia…quel film non si farà mai, non lo leggerà mai nessuno. Esiste un soggettone e dei pezzi di sceneggiatura. (…) è inutile raccontarlo perché è un film che non esiste, ma che ci siamo raccontati.

L’intera videointervista è ricca di aneddoti sulla carriera di Ponti, dalla scrittura di libri per bambini al suo ultimo film da regista con La bella stagione e potete recuperarla su BadTaste+ abbonandovi!

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