Nonostante la buona accoglienza al Festival di Venezia, all’epoca diversi critici si lamentarono del fatto che un uomo cisgender interpretasse un personaggio iconico della cultura e della storia LGBTQ+ (Lili Elbe è stata la seconda persona a sottoporsi a un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale e a essere identificata come donna transessuale). Redmayne è d’accordo con queste critiche:
No, non accetterei quella parte adesso. Ho fatto quel film con le migliori intenzioni, ma penso sia stato un errore. La discussione più ampia riguardo le frustrazioni sui casting è dovuta al fatto che molte persone non hanno voce in capitolo. Deve esserci un livellamento, altrimenti ci troveremo in continuazione a fare dibattiti di questo tipo.
Redmayne si è più volte esposto in difesa della comunità transgender: l’anno scorso l’attore era intervenuto commentando alcune dichiarazioni di J.K. Rowling, autrice e produttrice della saga di Animali Fantastici:
Il rispetto nei confronti delle persone transgender rimane un imperativo culturale, e negli anni anche io ho cercato costantemente di educare me stesso. È un processo tuttora in corso. Avendo lavorato sia con J.K. Rowling e con membri della comunità transgender, volevo chiarire con fermezza la mia posizione. Non sono d’accordo con i commenti di Jo. Le donne transgender sono donne, gli uomini transgender sono uomini, e le identità non-binarie sono valide. Non vorrei mai parlare per la comunità, ma so che i miei cari amici e colleghi transgender sono stanchi di questa costante messa in discussione delle loro identità, che troppo spesso conduce a violenza e abusi. Vogliono semplicemente vivere le loro vite in pace, ed è il momento di lasciarglielo fare.
Fonte: Times
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