Da diversi mesi sappiamo che The Last of Us, la celeberrima IP della Naughty Dog esclusiva per PlayStation, diventerà una serie TV prodotta dalla HBO. Per lungo tempo però, proprio come Uncharted, si è parlato e inseguito un potenziale adattamento per il grande schermo. Solo che se, da una parte, le avventure di Nathan Drake arriveranno effettivamente al cinema con la pellicola interpretata da Tom Holland, quelle di Joel ed Ellie sono state a lungo in una sorta di development hell sfociato poi nell’accordo con HBO.

Intervenendo al podcast Script Apart, è direttamente Neil Druckmann, deus ex machina creativo di The Last of Us, a spiegare perché un lungometraggio basato sul videogioco non è mai stato fatto:

Quando stavo lavorando al film un sacco delle annotazioni e delle richieste che ricevevo dallo studio erano roba tipo “Come possiamo rendere più grande la scena? Come possiamo spettacolarizzare le varie set pieces?”. Nel gioco, ci sono delle meccaniche ben precise che vengono implementate per questioni di ritmo. Meccaniche che devi inserire di tanto in tanto. Meccaniche per cui hai la necessità di sottoporti a un certo allenamento. Che puoi percorrere nello show televisivo perché si tratta di un mezzo differente [dal cinema, ndr.]. Quindi usiamoli questi punti di forza del mezzo.

Nel corso della chiacchierata, Neil Druckmann ha inevitabilmente parlato anche di un eventuale The Last of Us 3 ammettendo che una storia di massima esiste, ma che, chiaramente, è del tutto prematuro attenderlo in tempi brevi:

Non so quanto voglio star qua a rivelare. Halley Gross ed io abbiamo scritto la bozza di una storia, che non stiamo trasformando in gioco, ma che spero possa vedere la luce del giorno un domani. Esplora un po’ quello che accade dopo il secondo capitolo. Vedremo. Ogni volta che finiamo una delle nostre grandi produzioni, ci prendiamo del tempo per esplorare idee differenti, che si tratti di un The Last of Us 3 o qualcosa di nuovo o di un vecchio franchise a cui vogliamo rimettere mano. Robe che vorrei esplorare tutte poi però mi fermo e capisco che abbiamo tutte queste cose davanti a noi. E, come studio, in cosa vogliamo impegnarci? Devi sempre pensare ai costi correlati perché si tratta di progetti che richiedono sacrificio, soldi, tempo, passione e talento.

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