Top Gun : Maverick sta continuando la sua proficua corsa al botteghino italiano e internazionale, e così The Hollywood Reporter ha colto l’occasione per intervistare Chris Lebenzon e Billy Weber, addetti al montaggio del primo Top Gun diretto da Tony Scott. La coppia ha raccontato un interessante retroscena sulla scena del match di beach volley che costò quasi il posto di lavoro a Tony Scott, ve ne abbiamo già parlato qui, ma anche molte altre curiosità sulla lavorazione del film. Vi riportiamo le principali.

Come filmare le scene di volo

Punto di forza del film sono sicuramente le travolgenti scene aeree, per girare le quali è stato necessaria una certa inventiva. Racconta Weber:

Sono andati nel Nevada settentrionale, dove c’è una scuola di volo della Marina, ed è lì che hanno girato il 90% delle riprese in aereo. Quando i piloti che dovevano volare hanno letto la sceneggiatura, dissero a Tony [Scott] di non poter fare nulla di quanto era scritto, perché gli aerei non erano in grado. Allora Tony ci chiama e ci racconta quello che gli avevano detto, e noi gli consigliamo di provare a girare e vedere cosa succede. Ed è stato incredibilmente noioso perché le telecamere erano a terra e gli aerei erano molto in alto nell’aria e non potevano avvicinarsi a loro. Non si  poteva infatti riprendere da un elicottero perché sarebbero stati spazzati. Suggerisco allora a Tony di trovare un modo per far avvicinare gli aerei a loro. Trovano così una collina che potevano raggiungere con i veicoli e i camion delle macchine da presa e hanno mostrato al pilota il punto da cui stavano pensando di fare le riprese chiedendogli se poteva volare proprio sopra questo. È lì che hanno iniziato a girare molte delle riprese aeree.

I due montatori rivelano poi di aver cominciato a montare queste riprese senza avere ancora in mano la sceneggiatura definitiva: “Quando è arrivato il film non c’erano dialoghi“, ammette Lebenzon. “Forse non c’era ancora una sceneggiatura. Così abbiamo inserito queste scene aeree di grande effetto che non significavano nulla. E non significavano ancora nulla, ma erano tutte belle. (Ride.)

Aggiunge Weber:

Mesi dopo, abbiamo portato i piloti in sala di montaggio e abbiamo detto: “Beh, cosa potrebbero dire [i vostri personaggi] proprio qui, mentre si svolge l’azione?“. E loro ci hanno proposto delle cose da dire che fossero credibili e non sembrassero stupide, che aiutassero anche il pubblico a capire cosa stava succedendo. Sono stati molto utili.

Le riprese aggiuntive di Top Gun

Weber e Lebenzon raccontano poi che la scena nel finale con Kelly [McGillis], che nel film è in un bar vicino alla base a Miramar, in origine doveva svolgersi su una portaerei. Accorgendosi però che “non funzionava”, i due montatori ammettono: “non volevamo far tornare Kelly alla fine del film. Ma poi tutto è cambiato”.

Al termine di una proiezione di prova a Chicago, gli esercenti presenti infatti dicono di desiderare che fosse estesa la love story, così vengono girate due scene aggiuntive con Cruise e McGinnis. Questo però crea alcuni problemi, in particolare perché in quel momento Cruise stava girando Il colore dei soldi:

Doveva essere bagnato, perché il suo taglio di capelli era diverso. E Kelly aveva i capelli neri, quindi le abbiamo messo un cappello. Sembra un po’ fuori posto: indossa un cappello in una sola scena di tutto il film.

Trovate tutte gli aggiornamenti su Top Gun: Maverick, l’atteso sequel al momento nelle sale, nella nostra scheda.

FONTE: THR

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