Lo scorso 6 giugno, Shosh e Yuval Yonay, eredi dello scrittore Ehud Yonay, autore dell’articolo di giornale che ispirò Top Gun di Tony Scott, avevano depositato una causa presso la California Federal Court negli Stati Uniti.

Con la citazione in giudizio gli eredi accusavano la Paramount di aver completamente ignorato una richiesta di cessazione e di non aver provveduto quindi a “riacquisire i diritti cinematografici e ausiliari della storia di Yonay protetta da diritto d’autore prima del completamento e dell’uscita del sequel derivato del 2022“.

La Paramount, dal canto suo, aveva sostenuto di aver “completato a sufficienza” la lavorazione del seguito prima della data di scadenza appellandosi così all’eccezione su opere derivate.

Variety riporta alcuni aggiornamenti sulla questione. Lo studio venerdì scorso ha infatti presentato un’istanza per archiviare la causa sulla base del fatto che Top Gun: Maverick è un racconto fittizio che “non ha praticamente niente in comune con l’articolo in oggetto e che i fatti e le idee nell’articolo non possono essere protette da diritto d’autore”.

Nell’istanza si legge:

Piloti che amano volare, dediti a una causa e competitivi, sono menzionati nell’articolo, ma i querelanti non possono godere di monopolio su questi fatti solamente perché Yonay ne ha parlato in un suo articolo.

Un’udienza è stata fissata per il 26 settembre, ma intanto il film prosegue la sua corsa al botteghino toccando quota 1,4 miliardi di dollari.

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