Una notizia particolarmente adatta da dare a breve distanza dal Rosh haShanah, il capodanno ebraico che quest'anno è caduto proprio il 28 settembre: Deadline riporta la notizia di un film epico e di alto profilo incentrato su Mosè, il Rabbino per antonomasia nella religione ebraica, diretto da Steven Spielberg (che tutti sanno essere ebreo).

La Warner Bros starebbe corteggiando il regista per coinvolgerlo in Gods and Kings, pellicola basata, appunto, sulla storia di Mosè e tratta dal libro di Matti Leshem. Stando alle indiscrezioni, non ci sarebbero stati degli incontri formali, ma il regista avrebbe già letto lo script di Michael Green e Stuart Hazeldine. Riuscire ad ingaggiare un regista del calibro di Spielberg non è una cosa semplice: oltre alla sua agenda già ricca di progetti, tra i quali spiccano il biografico Lincoln e il fantascientifico Robopocalypse, bisogna anche considerare il fatto che, nel caso, la Warner dovrebbe suddividere onori ed oneri della pellicola con la Dreamworks. Considerato l'appeal commerciale di un blockbuster biblico diretto da Steven Spielberg, i margini di ricavo potrebbero comunque essere decisamente interessanti per tutte le parti in causa. Secondo Deadline, comunque, dovrebbe esserci un meeting a breve. 

Gods and Kings affronta la vita di Mosè dalla nascita alla morte, passando attraverso le varie fasi della narrazione biblica: la schiavitù in Egitto, la fuga attraverso il Mar Rosso e il ricevimento dei Dieci Comandamenti. Nel caso i piani andassero a buon fine, per Steven Spielberg si tratterebbe di una specie di "seconda volta": il Libro dell'Esodo era infatti il focus narrativo del Principe d'Egitto, il primo film d'animazione tradizionale prodotto e distribuito dalla Dreamworks Animation.

Dal canto suo, la Warner Bros ha in cantiere anche un altro progetto a sfondo religioso, un kolossal su Giuda Maccabeo scritto da Joe Eszterhas, diretto e co-prodotto da Mel Gibson. Inutile dire che affidare un film incentrato sull'eroe della ribellione ebraica contro il re siriano Antioco IV a un regista, produttore e attore come Mel Gibson, che non ha mai nascosto il proprio anti-semitismo, ha generato un notevole quantitativo di critiche nei confronti della major.