Wolfgang Petersen è morto: il regista tedesco aveva 81 anni e si è spento il 12 agosto pacificamente nella sua casa di Brentwood dopo una battaglia contro il cancro al pancreas, tra le braccia di Maria Antoinette, sua moglie per quasi mezzo secolo.

Nato a Emden, Germania, nel 1941, Petersen ha iniziato la sua carriera con cortometraggi e film per la televisione negli anni sessanta e settanta. Nel 1974 il suo primo lungometraggio, ma quando nel 1981 il suo film claustrofobico U-Boot 96 (Das Boot) venne nominato a sei premi Oscar (tra cui a Petersen per la migliore sceneggiatura adattata e per la miglior regia), la sua carriera si spostò dalla Germania a Hollywood. Tre anni dopo scrisse assieme a Herman Weigel e diresse La storia infinita, cult fantasy tratto dal romanzo di Michael Ende. Divenne richiestissimo dalle major di Hollywood per dirigere grandi film d’azione, e non si tirò indietro. Nel 1985 diresse il film fantascientifico Il mio nemico, nel 1991 Prova schiacciante, seguito nel 1993 da Nel centro del mirino. Nel 1995 tocca a Virus letale, seguito due anni dopo da Air Force One, uno dei film d’azione più noti e importanti degli anni novanta. Nel 2000 dirige invece La tempesta perfetta, seguito nel 2004 da Troy. Nel 2006 esce il suo ultimo blockbuster, il remake di Poseidon, mentre è del 2016 il suo ultimo lungometraggio, la commedia Vier gegen die Bank.

Petersen è stato anche produttore di film, tra gli altri, come L’uomo bicentenario.

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