Marco Ponti, di recente al cinema con il suo ultimo documentario La bella stagione, è ospite di “Casa Alò”. Ponti, nel corso della sua carriera, non ha lavorato solo come regista, ma ha all’attivo anche dei film realizzati come sceneggiatore. Tra questi, si trova a chiacchierare con Francesco Alò di L’uomo perfetto (2005), per la regia di Luca Lucini. Una commedia sentimentale molto divertente con grandi tempi comici e citazioni da altri film, alla quale, come dice lui stesso “è molto affezionato”.

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Nel cast Francesca Inaudi, Giampaolo Morelli, Gabriella Pession e Riccardo Scamarcio. Per quest’ultimo, con cui Ponti ha lavorato anche nella sua duologia Io che amo solo te e La cena di Natale, Ponti ha parole di lode.

Lui lì ha un tempo comico fantastico. C’è una citazione de L’armata delle tenebre di Sam Raimi (…) C’è l’amica che gli dice: “Tu devi sembrare colto, interessante e intelligente. Citi uno spettacolo teatrale di questo regista importante” e gli cita più volte il nome. E lui (scocciato ndr ): “Sì, sì, ho capito.” E poi, quando fa il figo, ovviamente si perde e non si ricorda qual è e dice il nome però lo tossisce. È una roba difficilissima da fare quella. È una quasi slapstick comedy perché c’è un’azione anche fisica: tossisci, fai lo sguardo… Non è la battuta e basta. 

Ma, soprattutto, oltre alla regia e alla sceneggiatura, Ponti si sta dedicando con grande impegno e passione alla scrittura di libri per bambini.

Ho pubblicato alcuni romanzi che è una delle cose che mi ha dato molta felicità. In tutta la mia vita, quando sono andato a presentare i film al pubblico del dibattito, spesse volte erano cocenti delusioni perché le domande che ti arrivavano erano sempre quelle. Quando vai a presentare i libri ai ragazzi o ai bambini hai un pubblico estremamente recettivo, appassionatissimo, che non ha alcun tipo di filtro.

Ci racconta qualche dettaglio in più di questi romanzi a cui, si vede, è molto affezionato…

Ne ho scritti tre. Sto scrivendo il quarto. Uno è una storia di fantasmi ambientata a Torino e del quale sto pubblicando il seguito perché è una trilogia. Si chiama Ombre che camminano. È Goonies più fantasmi.

Se Ponti ci tiene a parlare delle sue esperienze oltre la regia, non è avaro allo stesso tempo di lunghi e divertenti dettagli sul suo lavoro per Santa Maradona, La bella stagione e sul suo rapporto con Libero De Rienzo. Potete ascoltarli recuperando l’intera videointervista su BadTaste+:

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