L’ora del crepuscolo, la recensione del film di Braden King al cinema dal 20 gennaio

Tratto dal romanzo omonimo di Carter Sickels, L’ora del crepuscolo di Braden King punta a raccontare il disagio sociale di un’America periferica, mangiata dalla disoccupazione e dal traffico di droga. Nello specifico, il microcosmo qui osservato è quello di una piccola cittadina del Kentucky in cui, dopo la chiusura della miniera locale (un antefatto che viene fatto intuire a grandi linee), giovani adulti come il protagonista Cole (Philip Ettinger) cercano di riempire quel vuoto di disillusione e di noia spacciando qua e là e ritrovandosi nel pub per ammazzare il tempo.

Nonostante il chiaro intento del film di denunciare uno stato di cose che vada oltre la specificità raccontata (e il film, infatti, sembra cercare consciamente di non “geolocalizzarsi”, rimanendo sempre vago nei suoi riferimenti spaziali), c’è tuttavia qualcosa di fastidiosamente straniante nel modo in cui King e la sceneggiatura di El...