La recensione di Memory, il film di Martin Campbell nelle sale dal 16 settembre
Il cinema anziano non è solo cinema realizzato da cineasti anziani (per quanto spesso lo sia), si tratta proprio di una serie di soluzioni, trovate narrative ricorrenti, tecniche e ritmi che identificano, tutte insieme, un cinema che non è né nostalgico né vecchio stampo, ma semmai si muove come una persona anziana, parla come una persona anziana e ragiona sul mondo e sul cinema come una persona anziana, con quasi tutti i difetti dell’età e praticamente nessun pregio. Non è quindi interamente cinema anziano quello di Eastwood (almeno fino agli ultimi due film), come non è per niente cinema anziano quello di Scorsese e assolutamente non lo è quello di George Miller. Memory invece è un film anziano, uno dei più flagranti.
Il fatto che la storia sia quella di una persona anziana con problemi da persona anziana, paradossalmente, è quasi un caso. Liam Neeson ovviamente uomo duro e violento, sicario senza pietà,...
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.