La nostra recensione di Prima di andare via, disponibile su Prime Video dal 26 maggio
Dalla prima all’ultima scena, i due amici al centro di Prima di andare via si salutano continuamente con un reciproco “Bro”, che risulta artificiosissimo, se messo in bocca a due ventenni. Più che un omaggio all’ultimo Cameron, questo dettaglio non denota nient’altro che una scarsa livello di accuratezza nei ritratto dei giovani, in una frequente tendenza del cinema italiano a cercare di rivolgersi a questo target proponendo però personaggi che sembrano nascere dall’immaginario adulto. Che non è certo l’unico problema del film.
Prima di andare via si colloca nel collaudato filone “amore e malattia terminale” che recentemente nel nostro Paese ha visto un buon esito con la trilogia iniziata di Sul più bello. Luca è un giovane studente di giurisprudenza che convive con il miglior amico Samuel. In seguito ad un banale incidente in bicicletta, viene ri...
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