Il gioco dell'ocra e cantando sotto la doccia.
Perdonatemi ma sono i primi due giochi di parole, assolutamente scemi, che mi vengono in mente per iniziare la recensione dell'episodico To Rome With Love, 41esimo film per il cinema di Woody Allen in 43 anni di carriera da regista e prima cartolina d'amore all'Italia, e alla sua capitale, da parte del grande cineasta newyorchese diventato globe trotter negli ultimi anni.
C'è stato il periodo londinese di Crimini & Misfatti (4 film dal 2005 al 2010), l'ottima piccola gita in Spagna altamente caliente (2008) e l'intelligente satira sul concetto di malinconia dell'età dell'oro (ognuno ne ha una) dell'ultimo successone in terra di Francia (2011) con Oscar per la Miglior Sceneggiatura Non Originale. E poi arriviamo noi italiani.
Gioco dell'ocra perché lo sgargiante Darius Khondji crea una fotografia sublime dove lo sfondo paesaggistico capitolino che osserva sornione le pic...
Un film a episodi che sembra una summa del cinema di Woody Allen. I fan spaventati dal trailer traggano un sospiro di sollievo: To Rome with Love non è così terribile. Anzi...
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