Il primo film dedicato a Sonic, lo capiamo ora, era l’origin story non del protagonista, ma del villain. È chiaro in Sonic 2 – il film in cui Robotnik ritorna (adesso nel look e nella forma che aveva nella serie di videogiochi) e con una centralità completamente diversa. Più cruciale il personaggio, più impegnato Jim Carrey e più capace di rubare la scena, portando davvero il suo carattere in tutto il film. C’è quindi un’autoironia maggiore, maggiore demenzialità e un novero di gag che non sono solo verbali, ma pescano da tutte le possibilità espressive.
Il film stesso, insomma, sì è fatto più creativo con le soluzioni, come se il primo fosse stata una prova generale di come si dirige un grande film da studio e questo fosse la versione definitiva.
Tuttavia, benché tutto questo segni uno standard decisamente superiore a quello molto facile da superare del primo, non siamo lo stesso dalle parti del capolavoro. Anzi. Rimangono tantissi...
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