La recensione di The Woman King, al cinema dal 1 dicembre

Aveva esordito nel 2000 con Love & Basketball (prodotto da Spike Lee) e dopo diversi cortometraggi, esperienze televisive ed altri lunghi (tra cui La vita segreta delle api e The Old Guard), Gina Prince-Bythewood con la regia di The Woman King prosegue nel percorso di un cinema femminile e femminista, filtrato stavolta dalla cornice del genere action/storico. Con una statuaria e magnifica Viola Davis ad interpretare la guerriera-capo delle Agojie, l’esercito di donne combattenti del popolo Dahomey, l’Ottocento africano si trasforma in una ghiotta occasione cinematografica di denuncia-entertainment, dove l’aspetto militante nella sua evidenza pur retorica non va mai a schiacciare la bontà di una storyline ben scritta e avvincente.

The Woman King è quindi un film doppiamente militante. Non solo perché è una storia di donne (diretto da Prince-Bythewood e scritto da Dana Stevens e Maria Bello) sulle donne – esaltate qua n...