“Ma quali ripetizioni, compratece i campioni!” 

Recita polemico lo striscione in Curva Sud all’Olimpico. Il Campione subito ci presenta un contrasto di mondi all’interno della storia più decisivo di quello che può sembrare. Il film di D’Agostini, vero risultato della squadra Groenlandia grazie al coinvolgimento di talenti del peso di Lattanzi-D’Agostini-Steigerwalt-Rovere-Sibilia, ci propone subito il desiderio di un ambiente di tifosi visto da lontano (non ci sarà un avatar degli ultrà in primo piano, nemmeno tra i personaggi secondari) contrapposto all’ascesa e caduta dei protagonisti… o meglio caduta ed ascesa. Da una parte c’è chi vuole i fuoriclasse per vincere e dall’altra chi invece vede in quelle ripetizioni lo strumento fondamentale per stimolare in qualcuno il salto di qualità. Ecco perché è un film molto coraggioso. Specie nel finale. Ma torniamo al fischio d’inizio.

Menischi

La AS Roma non ha scelta. L’...