Siamo brutali

Come il film: come può l’esile Sebastiano di Elio Germano uccidere l’imponente Manfredi Anacleti di Adamo Dionisi? Non ci riferiamo a un atto di lesa maestà o a un’azione per noi immotivata bensì a un errore cinematografico che sa di matematico, come scrivere davanti ai nostri occhi e su grande schermo che 2 + 2 fa 24. Abbiamo visto per una lunga porzione dei 130 minuti del bellissimo Suburra la storia di Sebastiano e Manfredi. Il primo è un mingherlino esperto di pubbliche relazioni che balla isterico in mezzo al “generone” romano incapace di vedere connivenze e pericoli nella sua futile esistenza alla Jep Gambardella di serie b. Organizza feste stroboscopiche, conosce il giro di clienti politici delle sue amiche escort e si dimena come un ossesso contento come un ragazzino alla prima erezione. Sa picchiare quest’omino attento a nascondere l’accento romano imbarazzato da un papà dalla faccia più trucida (ottima scelta Antonello ...