Stiller Touch

È un tocco particolare quello del cinquantunenne Ben Stiller quando arriva a parodiare una celebrità o un ambiente intero. Da figlio di sangue dello show business (il nostro è il pargolo dei due leggendari comedian Jerry Stiller e Anne Meara; papà Jerry torna anche brevemente in Zoolander 2) egli riesce a prendere in giro senza risultare mai odioso o troppo distante dal soggetto motteggiato, fin dai tempi del suo folgorante Tom Cruise de Il Colore dei Soldi per il corto parodia The Hustler of Money (1987) che lo fece conoscere al Saturday Night Live e lo convinse a continuare sulla strada degli shorts parodici poi proseguiti con Elvis Stories (1989), così ben accolto da condurlo dritto dritto ai 13 episodi di The Ben Stiller Show (1992-1993), ultima prova necessaria prima di trovare i finanziamenti per l’esordio alla regia con la commedia sentimentale Giovani, Carini e Disoccupati (1994).

Stiller non è mai cattivo. Nelle sue parodie scimmiotta, esaspera e ridicoliz...