Se la storia di Joel Schumacher la si racconta a partire dal 1972, cioè da ben prima del suo primo film da regista, è facile comprendere cosa sia accaduto poi negli anni ‘90.

In quell’anno esordiva nel mondo del cinema come costumista per Play As It Lays, un dramma psicologico con Anthony Perkins (uno dei tanti film-gabbia che gli venivano affibbiati dopo il ruolo dello schizofrenico in Psyco) e iniziava una carriera nel mondo dei costumi che sarebbe durata 6 anni con un certo successo, arrivando a disegnare i costumi per Il Dormiglione, il film di fantascienza di Woody Allen, e poi sempre con Allen quelli meno inventivi ma molto più cruciali di Interiors (la cui scena cruciale coinvolge un vestito rosso sulla spiaggia).

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È da quella porta che Joel Schumacher entra nel cinema. E attraverso il mondo dei cost...