Ormai mi sono ritirato.
Hayao Miyazaki sembra ripetere questo mantra per convincere se stesso, ed è buffo che Never Ending Man si apra con la conferenza stampa del 2013 in cui annuncia la sua ferma volontà di andare in pensione. Il ritiro dalle scene è ormai un tormentone sul quale i fan scherzano, e lo stesso regista ammette – con una buona dose di autoironia – di esserci già passato: “Questa volta, però, sono determinato: è una decisione definitiva”. Non lo sarà, e nemmeno la volta successiva.
Questo documentario è un’occasione preziosa per seguire nella sua quotidianità quello che probabilmente è il più grande artista vivente nel campo del Cinema d’animazione. La vita da pensionato dura poco, però: presto Miyazaki annuncia di voler realizzare il cortometraggio Boro the Caterpillar, di cui seguiamo la lavorazione.
L’opportunità fornita da Never Ending Man, a dire il vero, è doppiamente speciale, perché, mentre osserviamo il processo creativo con...
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