
Al secolo Roberto Raviola, scomparso vent’anni fa, è uno dei più grandi talenti che il fumetto nostrano abbia conosciuto. Bastano titoli come Alan Ford (1969), Kriminal (1964) e Satanik (1964), creati insieme all’amico e collega Max Bunker, per spiegare la popolarità e l’affetto che l’Italia appassionata di balloon nutre nei confronti del maestro emiliano.
Nella sua notevole produzione non mancano tuttavia opere più ricercate, cosiddette “d’autore”, come Lo Sconosciuto (sei numeri dal 1975 al 1982) e lo splendido “Texone” scritto da Claudio Nizzi, ovvero La valle del terrore (Speciale Tex 9). È una sorta di testamento artistico, concluso pochi mesi prima della sua morte – avvenuta a Imola il 5 febbraio del 1996 – e uscito in edicola postumo lo stesso anno.
Piazzetta Magnus sorgerà nella zona universitaria, a due passi dalla Pinacoteca di via delle Belle Arti, dove via Zamboni confluisce in Piazza Puntoni, luoghi frequentati dallo stesso artista. Il progetto ha già ottenuto il nullaosta della giunta comunale anche se l’ultima parola spetterà al quartiere, quello di San Donato – San Vitale.
Fonte: Repubblica
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