A seguito di questo albo speciale di ottanta pagine, si attende l’annuncio di Generations: Future State, non ancora confermato né smentito dalla casa editrice. Nel frattempo, godetevi le dichiarazioni di Dan Jurgens in merito a Generations: Shattered, alle sue trame e a ciò che è rimasto del colossale progetto Generations, che avrebbe dovuto lanciare un’intera linea di nuovi eroi, che portassero i valori dei loro iconici predecessori verso una nuova alba e un nuovo pubblico.
Jurgens – I filamenti di DNA in comune con il vecchio progetto sta nell’idea che esistano diverse generazioni all’interno dell’Universo DC. Stupisce pensare che Superman sia apparso per la prima volta nel 1938 e sia rimasto una delle figure fondamentali della narrativa per tutto questo tempo. Fu il primo di un intero, grandioso universo di personaggi e abbiamo visto come quest’ultimo sia progredito attraverso diverse versioni generazionali. Sin dalla nostra prima discussione, la natura durevole di queste figure e il modo in cui si sono adattate al cambiamento nel corso degli anni sono stati parte di ciò che io, Rob e Andy avremmo affrontato.
Death Metal è una storia che punta verso un finale molto specifico, che consente a noi di raccontare la storia che abbiamo in mente. Credo di poter dire che esploreremo il vasto potenziale dei personaggi all’interno dell’Universo DC. Originariamente, Shattered avrebbe dovuto toccare elementi che sarebbero poi stati accolti in Future State. Le cose sono cambiate un po’ e le trame saranno maggiormente indipendenti.
Con la scelta dei personaggi del team, volevamo riflettere su diversi periodi della pubblicazione DC. Il Batman preso dal 1939, pochi giorni dopo aver debuttato in costume, ovviamente riguarda quei primi tempi, la Golden Age. Sinestro viene dalla Silver Age, mentre Kamandi ci porta sia negli anni Settanta che nel futuro dopo il Grande Disastro. Booster, Starfire e Dr. Light arrivano da diversi periodi degli anni Ottanta e Steel dai Novanta.
Abbiamo pensato che questi specifici eroi avrebbero creato un interessante misto di personalità, storie passate, poteri e abilità. Sono anche tutte figure che ci interessano, come scrittori, e che ci danno modo di creare quella scintilla molto personale che serve a ogni storia. In più, abbiamo con noi un grande gruppo di artisti, ci vogliamo dare dei personaggi e degli ambienti che siano divertenti e interessanti da disegnare. Tutto per portare il progetto più in alto possibile.
In particolare, interessante sarà vedere il Batman delle origini, ruvido e tagliente, voce della disperazione e della mentalità tosta e graffiante dell’America degli anni Trenta. Per quanto riguarda l’antagonista misterioso, Jurgens si limita a dire che si tratta di qualcuno che ha l’abilità di manipolare il tempo a piacimento e che i lettori DC hanno già visto in passato.
Jurgens – L’idea che ho proposto nelle mie storie di Detective Comics, secondo cui esistono sei Batman di diverse generazioni, sarà canonica nel contesto della storia che raccontiamo in Generations: Shatteres. Parleremo del modo in cui questi personaggi e le loro epoche siano connesse con quelle che abbiamo visto e cosa questo significhi in termini di relazione tra gli eroi. Ci getteremo in questo genere di considerazioni il prossimo mese in Generations: Forged, che… un attimo. Temo che non siamo autorizzati a parlarne. Fingete di non aver sentito nulla.
Su queste sibilline parole, si chiude l’intervento di Dan Jurgens. Ancora la DC non ha rivelato nulla su Forged e Generations rimane un’iniziativa quantomeno complessa nella sua gestazione, a quanto pare. Ovviamente, vi aggiorneremo sulla questione non appena sarà possibile.
Fonte: Games Radar
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