Sarà inaugurato oggi il Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia, all’interno del quale saranno esposte anche delle opere del fumettista Riccardo Burchielli. L’artista ha esordito nel nostro Paese sulle pagine di John Doe e Garret, per poi approdare oltreoceano dove ha disegnato DMZ, Avengers Arena e Conan the Barbarian.

 

 

Il padiglione si intitola Comunità resilienti ed esplora come l’architettura deve cercare di affrontare il problema del cambiamento climatico.

 

Riccardo BurchielliRiccardo Burchielli – Sarò presente anch’io con più lavori. Inutile dire che sono sia emozionato che lusingato per essere stato scelto tra gli artisti presenti alla manifestazione. Sono anche abbastanza nervoso perché mai come in questo caso sono stato lontano dalla mia “comfort zone”. Non vedo l’ora di vedere come i visitatori accoglieranno i miei lavori, facendo un ringraziamento particolare al mio pal Luca Saponti, che mi ha supportato nei colori.

Voglio ringraziare innanzi tutto Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia e Nico Panizzi, dello studio Heliopolis 21, l’amministrazione del comune di Peccioli e il sindaco Macelloni. Grazie e un abbraccio speciale anche a Nicola Boccini, maestro italiano della ceramica, con cui, tra le altre cose, firmeremo a 4 mani un’opera a metà tra pittura e installazione, di cui vado molto fiero.

Il Padiglione Italia sarà esso stesso una comunità resiliente, costituita da 14 “sotto comunità”, intese come laboratori operativi, centri di ricerca o casi studio, secondo due fondamentali direttrici: una riflessione sullo stato dell’arte in tema di resilienza urbana in Italia e nel mondo attraverso l’esposizione delle opere di eminenti architetti italiani e un focus su metodologie, innovazione, ricerca con sperimentazioni interdisciplinari a cavallo tra architettura, botanica, agronomia, biologia, arte e medicina.

Nel padiglione verrà dato rilievo all’aspetto esperienziale e immersivo, privilegiando forme espressive legate alla graphic novel, al gaming, in toni e modalità di ispirazione cyber punk, avvalendosi del contributo di indiscussi maestri del settore per avvicinare e sensibilizzare, questo è l’auspicio, un pubblico ampio e giovane.

Oltre ai due lavori principali per il padiglione Italia (quello in entrata e quello che farà da cornice al Laboratorio Peccioli), a Venezia sarà presente anche un’altra mia opera (come dicono quelli bravi), scelta per essere riprodotta su un supporto di ceramiche interattive del maestro Nicola Boccini. Disegno e ceramiche comporranno un’installazione che si chiamerà “Lane”.

 

 

Fonte: Riccardo Burchielli