In occasione della sua partecipazione a Torino Comics 2015, manifestazione in corso tra oggi e i prossimi due giorni nel capoluogo piemontese, abbiamo intervistato Leo Ortolani, che ci auguriamo di non dovervi presentare come l’autore di Rat-Man nonché uno dei fumettisti italiani di maggior successo degli ultimi vent’anni.

 

Grazie mille, Leo e bentornato sulle pagine di BadComics.it. Noi giornalisti di settore ti abbiamo chiesto mille volte cosa farai dopo Rat-Man, eviteremo di ripeterci questa volta. Invece ti facciamo delle proposte e tu ci dici se ti piacerebbe oppure no e perché.

Leo OrtolaniProssimo sceneggiatore de I Guardiani della Galassia.

Ah, lì non ce n’è bisogno, san fare benissimo da soli!

Disegnatore ospite per il Texone 2016.

Volentieri, ma per quello del 2020. Prima, ho alcune cose da fare. Prometto di essere veloce. L’idea ce l’ho già da anni. Mi dovrete perdonare i cavalli. Sono peggio di Magnus.

Autore completo dei Fantastici Quattro dopo Secret Wars.

Solo se mi permettete di riportare gli eroi a casa. E con casa, intendo nella loro epoca. Un’epoca di meraviglie. E di famiglie. Quando la Terra era dominata dal Re.

Personaggio della serie Sex Criminals.

Prima devo leggerlo… Magari ci metto Cinzia, a mescolare le carte. Credo che l’ondata criminale si arresterebbe.

Mark Millar italiano, inteso come autore di fumetti con accordi cinematografici prima ancora della pubblicazione.

Basta che gli accordi cinematografici non siano con produzioni cinematografiche italiane. Spiace dirlo, ma siamo indietro come la coda del maiale (così diciamo qui a Parma, che con i maiali ci viviamo).

Produttore esecutivo della serie di Rat-Man, questa volta in live action, visto che con quella animata è andata così così e il momento è propizio.

Il ruolo del produttore esecutivo è una rogna mica da ridere. Diciamo che mi piacerebbe fare…un RAT-MAN animato che porti in tv la serie a fumetti. Il live-action mi lascia perplesso per la scelta del candidato. Ben Stiller?

Fantastici Quattro OrtolaniA proposito di serie tv, sappiamo che sei soprattutto un cinefilo, ma stai vedendo qualcosa delle produzioni seriali tratte dai fumetti? Powers, Agents of S.H.I.E.L.D., Flash, Arrow? Hai sentito degli entusiasmi su Daredevil?

Sto iniziando a seguire Daredevil. Mi pare molto interessante. Powers, non mi convincono gli attori scelti per interpretare i corrispettivi a fumetti, S.H.I.E.L.D. lasciamo perdere, Flash e Arrow…non ho avuto tempo di seguirli prima, ora non mi ci metto. Purtroppo non ho molto tempo a disposizione…

In questo periodo sei impegnato su moltissimi fronti, tra collaborazioni teatrali, figlie e progetti paralleli che ti stanno dando diverse soddisfazioni. Ti è mai passato per la testa di mollare completamente il nostro mondo e di prestare la tua penna esclusivamente ad altri ambiti?

No. “Il fumetto era il suo mondo. E lo sarebbe sempre stato.” (Per parafrasare un bellissimo incipit di Woody Allen, MANHATTHAN).

Sentiamo molto la tua mancanza su Come non Detto, il tuo blog personale, ma ora arriva un periodo fittissimo di film papabili. Ci aspettiamo un ritorno della rubrica CineMah: quantomeno qualcosa su Avengers, che sembra interessante. Ma tu che sei figlio degli anni Ottanta riuscirai a esimerti da Mad Max: Fury Road?

Il blog soffre della stessa malattia di cui soffro io. Il tempo mancante. Ho abbozzato e messo da parte decine e decine di recensioni. Un materiale che vorrei realizzare al meglio, ma non ne ho davvero il tempo. Non so perché. Forse ho esagerato io a prendermi carico di progetti. È che non riesco a dire di no. Ma ultimamente ho imparato. Altrimenti morivo schiacciato. Spero di riprendermi i miei spazi al più presto.

Solo che appena ho spazio, invece di rinchiudermi in casa a fare le recensioni, vado al cinema. E credo che andrò a vedermi anche Mad Max, nonostante non sia un fan della serie, ma mi piacciano le corse furiose e spettacolari tra auto…

E poi ho già lì la recensione di 50 sfumature di grigio che invoca di essere realizzata.

Leonardo OrtolaniAbbiamo la sensazione che il pubblico italiano e soprattutto l’editoria siano alla caccia disperata del prossimo Leo Ortolani, inteso come fenomeno fumettistico comico di successo. Non ci pare che nessuno abbia trovato la quadra, ancora, anche se tutti sono in qualche modo tuoi debitori. Chi ti piace tra i giovani, da Giacomo Bevilacqua a Sio, passando per Daw?

Direi che la ricerca è destinata a fallire per tanti motivi. Innanzitutto, perché l’ortolani mi è frutto di un incidente con i raggi cosmici e non è che si possa ripetere. Poi, ognuno capta e rilancia le storie a seconda del proprio stato: anagrafico, mentale, fisico. Ed è una cosa meravigliosa, perchè possiamo avere di meglio, dell’ortolani. O comunque cose diverse dall’ortolani.

E parlando di debitori, forse l’ortolani, in qualche caso, può avere ispirato qualcuno dei nuovi autori, ma lo stesso ortolani è stato ispirato da altri autori giunti prima di lui, per cui non c’è niente di speciale (per l’ortolani) in questo. È la natura delle cose. Giacomo o Sio o Daw a loro volta ispireranno fumettisti che adesso magari sono ancora al liceo, ma tra una decina di anni li vedremo pubblicati. E la famosa quadra editoriale si potrebbe ottenere con più facilità se si tenesse conto che “non devi cercare il nuovo ortolani”, ma devi valorizzare i nuovi Bevilacqua, Sio e Daw, aiutandoli, se è il caso, a trovare una forma editoriale che sia perfetta, per loro, invece di provare a metterli in contenitori come quello di RAT-MAN, dove magari stanno male. Io ci sono stato benissimo per vent’anni, ma il bimestrale da 64 pagine lo avevano costruito per me.

Per rispondere alla tua ultima domanda e farmi così dei nemici (scherzo…), adoro le gag nonsense di Daw e Sio, ma punto decisamente su Giacomo, che sta elevandosi a livelli narrativi via, via successivi, con velocità e scioltezza unici, nel panorama del fumetto italiano. Ecco, l’ho detto.

Segnali dagli Stati Uniti: mentre Mike Mignola avvisa i suoi lettori che Hellboy è destinato a trovare una conclusione, Marvel e DC si apprestano a Secret Wars e Convergence, due eventi che mescoleranno le carte per l’ennesima volta. Hai voglia di commentare?

Bravo, Mike Mignola. Rispetto. Per le due case editrici costrette a vivere in eterno, chiedo un minuto di silenzio.