Jeff Smith, uno dei grandi maestri del Fumetto degli ultimi trent’anni, vincitore di dieci premi Eisner e undici Harvey, papà della celebrata saga di Bone annuncia la sua primissima campagna di crowdfunding per finanziare due nuove graphic novel dedicate a Tuki, il suo personaggio preistorico, nato in forma di webcomic.

 

 

Una vera e propria rivisitazione del personaggio, oggetto di una intervista rilasciata a Comic Book Resources, in cui Smith ha parlato anche dell’eredità di Bone.

 

Jeff Smith – Questa è la mia prima volta con Kickstarter e non so cosa mi abbia trattenuto sinora. Billy Tucci e sua moglie Deborah, assieme a Brian Pulido e sua moglie Fancesca, hanno invitato mia moglie Vijaya nel loro podcast. Lei è anche mia socia in affari e ha lavorato con me alle mie pubblicazioni sin dagli inizi. Si sono messi a parlare di quanto fosse grandioso Kickstarter e delle gioie di questa era di autoproduzioni. Hanno insistito che ci dessimo un’occhiata e sono felice di averli ascoltati.

Tuki è iniziato come un esperimento di webcomic e la mia ispirazione era t’età d’oro delle pagine di fumetti della domenica sui quotidiani, le strisce di Flash Gordon e Prince Valiant, con quelle grandi tavole epiche. Volevo riempire lo schermo con un paginone della domenica e volevo farlo una volta alla settimana. Per due anni circa ho proceduto così. Forse un po’ più a lungo. Ma quando ho raccolto le storie in un fumetto cartaceo, ho visto che non scorrevano, non si lasciavano leggere nel modo giusto, avevano un ritmo incespicante.

 

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Questo elemento mi disturbava e dipendeva dal modo in cui avevo creato le immagini. Non sapevo cosa fare e quindi ho messo in pausa il progetto, anche perché avevo in progetto la realizzazione di un festival, il Cartoon Crossroads Columbus. L’ho co-fondato con Thomas Spurgeon, con mia moglie e con Lucy Shelton Caswell. Ha monopolizzato le nostre forze per un paio di anni. Ma poi, nel 2019, ho ricominciato a giocare con Tuki. Tuttavia, fino al lockdown dell’anno scorso non mi sono veramente seduto a reimmaginarlo e reinventarlo. Ad oggi ho quasi disegnato tutto da capo ed è una storia diversa.

Mantiene delle similitudini, l’idea di base è la stessa, ma non si concentra più sui primi esseri umani che lasciarono l’Africa, ora parla dei primi che hanno utilizzato il fuoco, perché anche quello è successo circa due milioni di anni prima di Cristo. Questo ha creato una trama molto migliore per la storia, per la presenza di altri esseri umani che vivevano all’epoca, come gli australopitechi e gli homo habilis. Ho pensato che loro potessero esserne terrorizzati e quasi pensare che il fuoco fosse stato rubato agli dei, in un atto blasfemo.

 

Tuki: Fight for Fire, anteprima 02

 

Una situazione perfetta per un confronto violento. Due milioni di anni prima di Cristo, il nostro antenato diretto era l’homo erectus, che si è presentato al mondo con un aspetto molto diverso dalle altre specie: altro, più magro, con un cervello più grande, cuoceva i cibi e controllava il fuoco. Ho pensato che questo soggetto sarebbe stato molto più interessante e quindi mi sono messo al lavoro durante la serrata di quest’anno e ho realizzato una graphic novel di 144 pagine, Tuki: Fight for Fire. Non solo, ma ne ho prodotta anche un’altra che ho chiamato Tuki: Fight for Family. Questa campagna di finanziamento riguarda queste due storie e sono super entusiasta.

 

Un’esperienza strana per Smith, quella di progettare i premi e gli incentivi per chi finanzia su Kickstarter, rispetto al vecchio compito di dialogare coi venditori del mercato tradizionale. Ora si tratta di parlare direttamente ai lettori, cosa a cui non era affatto abituato.

 

Jeff Smith – Ecco la differenza più grossa rispetto al passato. Negli anni Novanta c’erano un po’ di persone di grandissimo talento che si pubblicavano da sole, mentre oggi ci sono dozzine e dozzine di autori ed autrici così talentuosi da far perdere la testa. Ci sono così tanti bravi scrittori e bravi artisti! Oggi sono tutti Alex Ross. La cosa è davvero entusiasmante ed è un momento grandioso per fare fumetti in questo modo.

 

Il primo volume di Tuki dovrebbe arrivare nei negozi il prossimo luglio. Mese non banale per Smith.

 

Jeff SmithBone #1 è uscito trent’anni fa quasi esatti, nel luglio del 1991. Sono vecchio. Ma sono davvero entusiasta ed è il momento perfetto per annunciare il mio terzo progetto indipendente di sempre. Bone fu il primo, RASL il secondo; l’edizione definitiva è uscita nel 2014. Seguendo la tradizione di quei due progetti, anche questa volta i disegni saranno in bianco e nero, come la prima versione di Bone. Credo che due volumi di Tuki in bianco e nero siano il modo migliore per celebrare questo trentesimo anniversario.

Trent’anni sono decisamente qualcosa di cui andare orgogliosi. Bone è una storia che vende ancora oggi, preso in carico dall’editrice Scholastic, che lo presenta alle nuove generazioni ogni paio d’anni. Per me è una cosa fenomenale che dopo tutti questi anni arrivi ancora a nuovi settori di pubblico.

Tuki è una nuova storia, per cui sono riuscito a riutilizzare alcuni dei disegni ma moltissimi dei balloon sono stati riscritti. Ho avuto tempo per pensare e rimettere insieme la trama nel modo giusto, quindi chi leggerà si accorgerà del fatto che è diversa, pur riconoscendo qualche vignetta. C’è una battaglia con un uomo-scimmia che è l’unica sequenza sopravvissuta senza cambiamenti, mentre tutto il resto è stato rimescolato con nuove vignette, e molto altro è stato spostato altrove. Insomma, è un altro fumetto. Il primo volume arriva a luglio, il secondo a ottobre e credo che saranno un’esperienza di lettura in cui il mio stile narrativo sarà molto più riconoscibile.

 

 

 

Fonte: CBR