In una intervista rilasciata a Bustle, l’attore ha spiegato però di non sentirsi più a suo agio a interpretare personaggi LGBTQ. Ecco perché:
Ci sono alcuni ruoli queer che sono fantastici. Ma non voglio più essere l’ennesimo eterosessuale che ottiene la parte che dovrebbe essere di un uomo gay. […] Mi dispiace molto [non sentirmi più a mio agio], perché interpretare questi ruoli è un’esperienza drammatica interiore straordinaria. Sono ruoli molto complessi e interessanti.
Bustle contestualizza le affermazioni dell’attore all’interno dell’attivismo dell’associazione GLAAD, che tra le altre cose combatte contro la tendenza a Hollywood ad assegnare ad attori eterosessuali anche parti di omosessuali, quando ci sono moltissimi interpreti apertamente gay che “sarebbero molto più adatti per queste storie”. Darren Criss, negli anni, è diventato molto sensibile su questa tematica e ora “riconosce che c’è un’onestà maggiore nell’affidare certe parti ad attori che condividono le identità dei loro personaggi”:
L’impegno che un attore mette nell’interpretare un personaggio raccontando quella storia è tale per cui può raggiungere efficacemente le vite delle persone. Ed è qualcosa di davvero importante.
Criss fa un paragone con il ruolo di Andrew Cunanan, che come lui era mezzo caucasico e mezzo filippino:
Non ho scelto io di essere mezzo-filippino. È una cosa che adoro, ovviamente, mi sento benissimo a riguardo. E sono molto fiero e orgoglioso di poter rappresentare persone che vedono la mia presenza nei media come una guida, un punto di riferimento per la propria vita. È un vero privilegio.
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