I responsabili di Warner Bros hanno licenziato il creatore di All Rise, Greg Spottiswood, dopo aver concluso le indagini riguardanti le accuse di razzismo che sono state rivolte allo showrunner. Lo sceneggiatore e produttore, come rivelato da Deadline, avrebbe continuato a creare un ambiente di lavoro ostile per il team di autori durante la realizzazione della seconda stagione, dopo un addio al legal drama di molti sceneggiatoti di colore. Spottiswood avrebbe usato un linguaggio offensivo razzista segnalato ai responsabili delle risorse umane della CBS che hanno portato all’indagine.

Dee Harris-Lawrence sarà ora l’unica showrunner di All Rise mentre vengono realizzati gli ultimi due episodi della seconda stagione, che è composta da 17 puntate. Per ora il network non ha ancora annunciato se è previsto un rinnovo della serie.

Lo studio ha dichiarato:

Warner Bros Television ha sollevato dai suoi incarichi il produttore esecutivo di All Rise Greg Spottiswood con effetto immediato. La produttrice esecutiva Dee Harris- Lawrence continuerà ad avere l’incarico di showrunner della serie, lavorando con i suoi colleghi Michael M. Robin e Len Goldstein. Manteniamo il nostro impegno, in ogni momento, a offrire un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo nelle nostre produzioni e per tutti i dipendenti.

Ad agosto cinque dei sette sceneggiatori che avevano lavorato alla prima stagione avevano dato le proprie dimissioni a causa delle liti con lo showrunner legate alla rappresentazione delle tematiche legate al razzismo e alle disuguaglianze di genere. Sunil Nayar aveva inoltre rinunciato all’incarico di co-showrunner dopo aver cercato di rappresentare in modo accurato le esperienze delle persone di colore e della comunità nera, sostenendo di aver avuto problemi a farlo a causa di Spottiswood.

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Fonte: TVLine