Certi eventi nascono in punta dei piedi, in silenzio e finiscono per fare molto rumore, ma non quel genere di suono fastidioso e sgradevole, è più una sorta di musica o meglio ancora una sinfonia, offerta in esclusiva dal BergamoToons, che riesce a sposare perfettamente la magia della tradizione con quanto di più moderno il mondo dell’animazione possa regalare. E così si finisce per avere l’opportunità di assistere a momenti unici, come lo spettacolo dei personaggi animati da Joshua Held che incontrano le note di Gioachino Rossini nella cornice di un teatro Donizzetti di Bergamo ormai spoglio e pronto per la chiusura ed il prossimo restauro, che presta il suo palco per un sodalizio tra classico e moderno. La circostanza regala all’artista il perfetto palcoscenico per la sua “Cartoonist all’Opera“, in cui Held dà spettacolo mostrando i processi creativi dietro le sequenze animate per la messa in scena de Il barbiere di Siviglia e Il viaggio a Reims con le note del compositore pesarese che rimbalzano nello spazio del teatro e accompagnano il pubblico tra risate e meraviglia.

La scelta stessa degli ospiti d’onore della manifestazione, il cui curatore è il lungimirante Federico Fiecconi, nonché dei luoghi che li hanno accolti, sono un esempio perfetto di quanto questo nostro meraviglioso paese possa offrire ad un pubblico attento e curioso. L’associazione non profit che ha ideato il Festival con il tema dell’umorismo ha tra i suoi fondatori Bruno Bozzetto, autentica colonna portante del mondo dell’animazione italiana e mondiale il quale, al di là della sua lunga e brillante carriera, è prima di tutto un uomo che guarda ancora al mondo con la curiosità e la meraviglia di un bambino. Lungi dal ritenersi una artista “arrivato“, Bozzetto è stato uno degli spettatori più attenti dei due eventi di punta del Festival legati ai Simpson: la conferenza dell’italianissima Silvia Pompei, che da due lustri lavora negli studi della Fox come animatrice, che ha illustrato al pubblico il proprio lavoro, e la master class di David Silverman, regista, animatore ed uno dei padri della longeva serie animata americana, che nella meravigliosa aula magna dell’Università di Bergamo, ha divertito ed intrattenuto il pubblico parlando della famiglia più gialla d’America e del suo lavoro nello show dagli esordi fino al prossimo – probabile – film.

Immagini © Teresa Soldani

Tra gli highlight della tre giorni di Bergamo non si può non menzionare la proiezione di Allegro non troppo, film capolavoro di Bozzetto del 1976 che è stato mostrato al pubblico proprio in quello stesso teatro Donizzetti in cui fu girato 41 anni fa. Essendo stati presenti alla serata possiamo garantirvi che avere avuto il privilegio di assistere alla proiezione, presentata dall’autore, da Maurizio Nichetti, protagonista della pellicola, e da alcuni artisti che vi hanno collaborato contribuendo al suo successo, è una di quelle esperienze uniche e che difficilmente si dimenticano. Nella sua semplicità e genialità, Bruno Bozzetto – che detesta, molto modestamente, essere chiamato maestro – è un artista dal quale è difficile non rimanere colpiti, soprattutto per la sua sete di sapere, rara in un uomo che ha così tanto da insegnare agli altri. Ma d’altronde che sia speciale e diverso dagli altri lo si intuisce quando si apprendono particolari come quello che la sua famiglia, come animale domestico, possiede una pecora, curata ed amata come potrebbe esserlo un cane o un gatto, talmente sveglia da aver persino imparato ad aprire con il muso il chiavistello del cancello che porta nel giardino di casa.

Come BadTV abbiamo avuto l’opportunità unica di vivere il BergamoToons come ospiti della manifestazione e degli organizzatori, occasione che ci ha permesso di vivere questi giorni gomito a gomito con i suoi protagonisti, soprattutto gli ospiti internazionali: la dolce Jean Thoren, editore di Animation Magazine, una delle riviste americane di maggiore prestigio del settore dell’animazione, la scoppiettante Silvia Pompei, che in quanto unica italiana che lavora come animatrice ai Simpson porta alta e con orgoglio la nostra bandiera negli Stati Uniti ed infine l’eccentrico David Silverman, un po’ protagonista un po’ modesto, disponibilissimo con le centinaia di fan che gli hanno chiesto un autografo o un disegno ed ai quali non ha mai detto di no – come d’altronde la nostra Silvia Pompei –  e soprattutto un artista a 360 gradi, poliedrico e con la sua passione sconfinata per il proprio lavoro e per la sua tuba, sia quella che portava quotidianamente in testa, sia quella che ha suonato in diverse occasioni, l’ultima delle quali assieme alla band di Claudio Angeleri nella serata finale dedicata a tutti gli ospiti d’onore del Festival, che si è tenuta nel Chiostro del Carmine in Città Alta.

Non capita spesso di potersi sentire orgogliosi di questo nostro sgangherato paese nel quale molto raramente si ha l’opportunità di venire a contatto, nello stesso contesto, con tanti artisti di tale levatura, ma l’evento che Fiecconi e tutti i suoi collaboratori hanno saputo mettere assieme e che ha coinvolto tutta la città di Bergamo, è uno di quelli da segnare nel calendario e, ci auguriamo, da ripetere per la sua capacità di aver fuso assieme la classicità della cultura che l’Italia è in grado di offrire al mondo intero con la modernità della cultura pop. Il BergamoToons, inoltre, non è stato solo un Festival da guardare, ma anche da vivere, soprattutto per i molti giovani artisti italiani intervenuti come pubblico e questo è stato reso possibile grazie ai molti laboratori offerti, da quello sulla scrittura per l’animazione, fino agli workshop di character design e computer animation. Tra le conferenze di Silvia Pompei e David Silverman – di cui vi faremo un dettagliato reportage in un secondo approfondimento – le innumerevoli proiezioni gratuite, la selezione di cortometraggi d’autore mostrati presso la sede dell’Accademia di Carrara in una serata dal titolo “Quando l’animazione sorride all’arte” e l’esclusiva mostra “The Simpsons – L’arte dietro le quinte“, presso l’ex chiesa della Maddalena, la città di Bergamo ha mostrato il meglio di sé e gli organizzatori sono riusciti a regalare al numeroso pubblico intervenuto alla festa dell’umorismo un’esperienza davvero unica nel suo genere.