Danielle Fishel ha parlato apertamente del clima tossico che era stato creato da Michael Jacobs, co-creatore della serie, sul set di Boy Meets World (Crescere che fatica!).

Durante un episodio del podcast Pod Meets World, in cui parla della sua esperienza insieme a Rider Strong e Will Friedle, l’attrice ha infatti condiviso qualche aneddoto del lavoro che ha avuto dai 12 ai 20 anni.

Fishel ha spiegato che inizialmente non aveva ottenuto il ruolo di Topanga, ma la prima scelta non aveva poi funzionato, e poi ha raccontato che il suo primo giorno di lavoro è stato particolarmente spiacevole perché Jacobs ha criticato davanti a tutti il suo lavoro. L’attrice ha raccontato:

Era la mia prima volta che partecipavo agli incontri in cui il cast riceve delle indicazioni. Era la mia prima settimana. Michael inizia a parlare dicendo ‘Danielle, ti darò appunti continuamente alla fine e darò a tutti gli altri le loro indicazioni, perché se dovessi far aspettare tutti con gli appunti che devo condividere con te dovremmo aspettare molte ore e nessuno andrebbe più a casa. Quindi tu aspetterai fino alla fine’. Da quel momento mi si sono gonfiati gli occhi perché ero di fronte a tutti, tutti i produttori, tutti gli autori, tutto il cast e tutti stavano guardando me per un secondo.

Jacobs ha successivamente chiamato la madre di Fishel e ha parlato con entrambe:

Ha affrontato ogni mia battuta e detto quello che voleva e che non stavo lavorando nel modo giusto, spiegando quanto lentamente dovevo parlare. Quello che in pratica so che è stato detto è ‘Tutto ciò che so è: se non ritorni domani e fai tutto questo in modo diverso, allora anche tu non farai parte del cast’, riferendosi alla ragazza che avevo sostituito.

Il regista David Trainer, ospite del podcast, ha voluto spiegare:

Ho lavorato per anni per Michael e questa è una brutta storia. Ci sono molte cose meravigliose su di lui e anche cose brutte. Questa è una di quelle. Sentendola e vedendo quanto ti causi ancora agitazione, sono davvero arrabbiato. Mi fa quasi voglia di lasciare questo podcast. Non voglio essere associato con niente legato a lui. Semplicemente le cose non si fanno così. Sono felice che la serie abbia avuto successo, ma questo è disgustoso. Tutte le persone che hanno lavorato con Michael capivano, implicitamente o esplicitamente, che non appena Michael si spostava da un lato della barca tutti andavano dall’altra per evitare che affondasse… Il lavoro era, ed è il motivo per cui alla fine l’ho odiato, fare quello che dovevi e al tempo stesso evitare che annegassimo e finissimo arenati.

Danielle ha quindi aggiunto che si ricorda quanto volesse rendere felice Jacobs, non concentrandosi invece sull’interpretare nel migliore dei modi la parte, come accaduto il giorno dopo quando Michael si era alzato e aveva chiesto di applaudirla perché aveva fatto quanto richiesto:

Mi ha lodato per alcune cose specifiche e poi ha iniziato con i suoi appunti. Non mi ha più minacciato di essere licenziata, avevo fatto il mio lavoro e dimostrato che lo meritavo. Mi ha portato a comportarmi così ogni settimana, dando la caccia alla sua approvvazione.

Che ne pensate delle dichiarazioni di Danielle Fishel sulla sua esperienza sul set di Crescere, che fatica? Lasciate un commento!

Fonte: Variety