La stagione 2 di Euphoria si è conclusa domenica notte, e ogni personaggio principale ha ora un nuovo status quo, compreso il Nate di Jacob Elordi. Ovviamente, se non avete ancora visto l’episodio, non proseguite nella lettura di questa notizia.

In una lunga intervista con Variety, Jacob Elordi ha parlato di molti degli aspetti di questa seconda stagione di Euphoria, partendo dal finale del suo Nate, dopo il confronto col padre Cal (Eric Dane). Dall’attore, Elordi ha imparato molto, ma soprattutto a essere paziente sul set. Per quanto riguarda il confronto finale vero e proprio, sull’usb che incastra Cal e sul motivo per cui Nate si è portato la pistola, ha detto:

Non guardo molto al futuro del mio personaggio. Forse perché c’è un trauma troppo grande da cui scappare. Per quanto riguarda la usb, non credo che il video di Jules sia presente, credo fosse sincero quando le ha detto che il DVD era l’unica copia. Sono stato genuino in quella scena, penso fosse importante che dicesse la verità in quel momento. Ma sull’usb ci sono centinaia di altri video, sicuramente.
Per la pistola  probabilmente non è sicuro di cosa succederà. É spaventato dal padre, e una grande parte di lui vorrebbe ucciderlo, mettere un proiettile in fronte ai suoi demoni. É anche arrivato al punto di non ritorno, ed è senza freni in quel momento.

Parlando proprio di Nate, Elordi ha confessato di avere dei diari sul passato del personaggio, scene che probabilmente non vedremo mai ma che lo aiutano a dare il meglio sul set:

Ho diari e diari di informazioni e storie che mischiano pezzi della mia vita e  ricordi inventati, nel mio tempo e nel mio spazio. Non mi piace interpretare un personaggio senza fare quelle cose, cerco davvero di cambiare quando recito. E l’unico modo in cui so farlo è creargli un retroscena da cui posso pescare. E anche così, non puoi sbarazzarti del tutto di te stesso.
Non mi definisco però un attore metodico, penso che il termine sia sopra abusato. Sono un fan del fare ogni cosa in mio potere per arrivare all’obiettivo. Tanto del mio amore per questo lavoro viene dal creare il personaggio in anticipo.
Non posso svelarvi niente di questi diari però, in caso contrario vedreste cosa si nasconde dietro gli occhi di Nate e me lo rovinerei.

Infine, dopo aver lodato il lavoro con le sue co-star, all’attore è stato chiesto un commento sulla sessualità di Nate, e sulla sua reazione allo spettacolo dell’episodio 7 (di cui vi abbiamo parlato in questa notizia).

Non l’ho mai approcciato in termine di sessualità. Ma sempre in termine di famiglia. Penso che il suo lato sessuale sia nato dal non avere un rapporto col padre, o al non avere la relazione che crede di dover avere coi propri genitori. La nascita della sessualità dell’individuo, credo sia basata sul rapporto coi propri genitori. Quindi penso meno a queste voci social in cui ognuno si chiede “Nate è gay? É così, è cosà?” É più profondo di così. Si tratta di un ragazzo che ha bisogno di un padre, ma  tutto del padre lo terrorizza, quindi vuole essere l’opposto.
Per quanto riguarda lo spettacolo, è stato lunghissimo. Ma girato magnificamente. Sam e il team hanno ricreato il teatro e le scenografie semovibili. Incredibile da guardare. Guardare  Austin è stato stupefacente, mi ha chiesto di Nate, ne abbiamo parlato. Ha preso da ciascun personaggio un pezzetto. É stato grandioso farne parte.

Tutti gli episodi della serie sono disponibili su Sky e Now TV.

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Fonte: Variety