Lo sceneggiatore di Futurama, Eric Kaplan, ha parlato di come è nato l’emozionante episodio intitolato Jurassic Bark – Cuore di Cane.

Nella puntata si svela che l’amico a quattro zampe di Fry, Seymour, ha trascorso, dopo che il giovane è stato “congelato”, anni aspettando il ritorno del suo amico passando il suo tempo nell’area della pizzeria dove lavorava.
Successivamente, grazie all’idea dei cloni, Seymour ha avuto un lieto fine.

Kaplan, intervistato da Slate, ha dichiarato:

Ci raccontiamo sempre che compiamo delle scelte per il bene degli altri e queste storie sono spesso convincenti, ma non vuol dire che siano sempre vere. Il punto della puntata è che Fry si racconta una storia per convincersi che Seymour non lo avrebbe mai aspettato e che avrebbe voluto che andasse avanti con la sua vita. E si può capire perché quella storia è utile per Fry per crederci. Ma non è vera. Primo Levi scrive di Auschwitz e dice che nessuno che ha mai visto il Gorgone è ritornato a dire come era. Quindi siamo tutti in una posizione di ignoranza quando scriviamo della morte. Forse uno dei ruoli emotivi che hanno le storie è che ci permettono di avere un finale. Nella vita reale il finale che avremo non potremo raccontarlo. Quindi avere una storia che ha un finale ci permette di immaginare come sarebbe avere un epilogo, una morte, e poi ritornare dall’altro lato e avere un qualche tipo di prospettiva.

Kaplan non ha però voluto commentare l’idea che Seymour sia riuscito a vivere il resto della sua esistenza felice con un clone di Fry, dimostrando però il suo poco apprezzamento nei confronti dell’espediente ideato per alleggerire il racconto.

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Fonte: ComicBook