L’attore e autore Joe Flaherty, conosciuto dal pubblico televisivo per la serie comica SCTV e per il suo ruolo in Freaks and Geeks, è morto all’età di 82 anni dopo una breve malattia.

La figlia Gudrun ha dichiarato in un comunicato che ha detto addio al padre nella giornata di ieri:

Papà era un uomo straordinario, conosciuto per il suo cuore senza limiti e un’incrollabile passione per i film degli anni ’40 e ’50. La sua conoscenza nell’epoca d’oro del cinema non ha delineato solo la sua vita professionale, ma era inoltre una fonte senza fine di fascino per me. Durante gli ultimi mesi ha affrontato delle sfide legate alla sua salute, e abbiamo avuto la preziosa opportunità di guardare molti di quei classici insieme, momenti che saranno per sempre dei ricordi preziosi.

Un mese fa, il gruppo di attori esperti in improvvisazione Second City, fondato da Flaherty, aveva organizzato una raccolta fondi per sostenerlo durante la malattia. Nell’annuncio si sosttolineava come Joe voleva trascorrere il tempo che gli era rimasto a casa sua, situazione che causava non pochi problemi economici.

L’attore era nato il 21 giugno 1941 a Pittsburgh e aveva iniziato a lavorare nel mondo della comicità con The Second City a Chicago, recitando poi dal 1973 al 1974 tra le fila di National Lampoon Radio Hour. Flaherty si era poi trasferito a Toronto per aiutare una troupe di Second City, mentre nel 1976 era uno dei fondatori della serie comedy SCTV, in cui hanno recitato John Candy, Harold Ramis, Andrea Martin, Catherine O’Hara, Eugene Levy, Rick Moranis, Dave Thomas e Short.

Tra i film in cui ha recitato Joe Flaherty ci sono stati poi Ritorno al Futuro Parte II, Stuart Saves His Family e Happy Gilmore.
Nel 1999 ha poi ottenuto il ruolo del padre tra i protagonisti di Freaks and Geeks, la serie di Paul Feig e Judd Apatow che aveva nel cast anche Linda Cardellini, John Francis Daley, James Franco, Seth Rogan, Jason Segel e Busy Phillips.
Tra gli altri show in cui ha recitato ci sono inoltre I Griffin, Frasier, American Dad, Slackers, That ’70s Show e The Kings of Queens.

Fonte: Deadline