La competizione è entrata nel vivo nelle puntate di MasterChef Italia 13 andate in onda il 4 gennaio, e due aspiranti chef hanno dovuto dire addio al grembiule bianco del cooking show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy. Vi proponiamo quindi il riassunto ufficiale, seguito dall’intervista ai due eliminati da MasterChef 13 nelle puntate del 4 gennaio.

Ovviamente non proseguite nella lettura se non avete ancora visto gli episodi.

MasterChef Italia 13, puntate del 4 gennaio: il recap

Le sfide di MasterChef Italia sono entrate nel vivo e due importanti “prime volte” hanno alzato il livello di difficoltà e il tasso di adrenalina tra i fornelli: la prima Golden Mystery Box, un omaggio al colore giallo in cucina, e il primo Skill Test, che si è rivelato una sinfonia di colori e sapori dell’Amazzonia con l’arrivo dello chef bistellato brasiliano Alex Atala, fucina di creatività con il suo due stelle Michelin D.o.m., ristorante definito “una finestra aperta sulla gastronomia del terzo millennio”. Tra queste due prove i giudici Bruno BarbieriAntonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli hanno voluto scoprire le personalità dei cuochi amatoriali grazie a un Invention Test dedicato al baccalà. Altri due concorrenti hanno dovuto sfilare il proprio grembiule bianco, sono Valeria e Nicolò.

Gli ascolti degli episodi del 4 gennaio di MasterChef Italia 13

I nuovi episodi del cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, ieri sera su Sky Uno/+1 e on demand, sono stati seguiti da 862mila spettatori medi e il 4.24% di share, con 1.237.541 contatti e un 70% di permanenza: con questi dati, gli episodi di ieri sono i più seguiti di questa stagione, superando il dato già da record della scorsa settimana.

Nel dettaglio, il primo episodio di ieri ha raggiunto 915mila spettatori medi, con il 3.8% di share, 1.337.111 contatti e il 68% di permanenza; il secondo 808mila spettatori medi, con il 4.8% di share, 1.137.970 contatti e il 71% di permanenza.

Nei sette giorni, i due episodi della scorsa settimana segnano 2.093.000 spettatori medi, con quasi 2.728.000 contatti unici e il 77% di permanenza: dati che sono in crescita del +11% rispetto ai due episodi precedenti.

Sui social, grazie alle 136mila interazioni social totali, l’hashtag ufficiale #MasterChefIt è entrato nella classifica dei Trending Topic direttamente in prima posizione pochi minuti dopo l’inizio della messa in onda, rimanendo poi stabilmente sul podio fino alla mattina del venerdì: grazie a questi dati, MasterChef è stato ancora una volta il contenuto più commentato del prime-time televisivo (esclusi gli eventi sportivi); nella chart dei TT sono apparsi anche i nomi di Kassandra, Niccolò, Michela, Eleonora, Settimino e quello di Chef Locatelli (fonti: Talkwalker SCRTrends24.in).

La Golden Mystery Box

La prima Golden Mystery Box celava un tripudio di ingredienti di colore giallo: formaggio cheddar, farina bona, finferli, senape, mela gialla, curcuma, maracuja e petit pâtisson (o zucchina patissone). In aggiunta a questi, i cuochi amatoriali potevano usare anche il carciofo (iniziando la cucinata 10 minuti dopo gli altri) e il carrè di cervo (iniziando 20 minuti dopo); altrimenti, 45 minuti di tempo per creare un piatto monocromo giallo. I piatti migliori sono stati: Cervo Last Minute di Beatrice (cervo scottato al forno col suo fondo, salsa di mela e aceto, finferli in padella); Il ricordo di una rosa di Sara (carciofo fritto con mele al vino rosso); Tartelletta di secondo, tartelletta di contorno di Eleonora (tartellette con ragù di funghi, petit patisson con composta di mela e maracuja, salsa cheddar); Cervo nel bosco di Settimino (cervo al forno con mele caramellate e finferli alla panna e senape); Finferli monocromo di Marcus (crema di farina bona, senape, cheddar, finferli burro e aglio, vinaigrette di frutta e chips di cheddar); Il cervo d’oro di Niccolò (cervo alla senape, finferli gratinati con il cheddar ed estratto di maracuja, mela e curcuma); Finferli and Friends di Alberto (finferli su crema di cheddar e petit patisson con gel di maracuja, mela curcuma e senape, gel di cheddar); e Geräusche im Wald di Michela (cervo al forno con senape, mele al succo di maracuja e finferli burro e pepe). Il “migliore tra i migliori” è stato Niccolò, che ha ricevuto la Golden Pin sul grembiule a garanzia dell’immunità in una prova futura.

masterchef 13 4 gennaio

L’Invention Test e l’eliminazione

Gli chef amatoriali rimasti si sono dati battaglia all’Invention Test con protagonista il baccalà. Niccolò, vincitore della Golden Mystery Box, ha potuto mettere in difficoltà quattro concorrenti affidando loro un divieto: così Antonio ha dovuto lavorare senza coltelli, Michela senza la piastra, Alice senza piccoli elettrodomestici, mentre Deborah non ha potuto utilizzare i piatti. Dopo la cucinata di 45 minuti, gli assaggi sono cominciati da T’accoppo di Antonio (baccalà in umido con salsa di pomodoro, cipolle, capperi e olive); quindi Come un baccalà di Alice (baccalà mantecato con latte di cocco e chips di polenta al curry) e Ricordi di baccalà di Nicolò (baccalà agli agrumi e polpette di baccalà); Il lato dolce del baccalà di Kassandra (baccalà sottovuoto con salsa di prugne e ananas); Baccalà a modo mio di Filippo (quenelle di baccalà con chips di polenta); Movete che è tardi di Deborah (raviolo di baccalà al sugo con olive e ricotta); Linguine al baccalà al profumo di Rosa di Anna (linguine di baccalà e tozzetti di baccalà fritti); La ruota del baccalà di Valeria (calamarata di baccalà in umido e pomodoro); Mamma, sono andato da Gaspare di Lorenzo (baccalà laccato con salsa di datterini e cipollotti fritti); A Mariuccia di Andrea (baccalà in umido con patate e purea di baccalà); I miei cicchetti al baccalà di Michela (polpette di ricotta e baccalà); infine, Domenica di Beatrice (baccalà mantecato con pomodori e broccoli). Vincitrice della prova è stata Michela mentre Andrea, Beatrice e Valeria non hanno convinto i giudici: proprio quest’ultima ha dovuto sfilare il proprio grembiule bianco.

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Skill Test con lo chef Alex Atala

Per gli chef amatoriali è poi arrivato il momento di cimentarsi anche con il primo Skill Test, per il quale i tre giudici sono stati affiancati dallo chef brasiliano Alex Atala, due stelle Michelin al D.O.M. di San Paolo. Michela, vincitrice dell’Invention Test, ha potuto assaggiare i due piatti portati dall’ospite per capire la loro esplosione di sapori, prima di iniziare a cucinare assieme agli altri concorrenti, in 60 minuti, un piatto salato utilizzando i fiori, il miele amazzonico e la frutta (tra cui mango, ananas, guanabana e cabossa). Sono subito salite in balconata Michela grazie a Espressionismo esotico (macedonia di frutta ed erba cipollina), Beatrice con Capasanta del Sud (capasanta scottata con ceviche di fiori, salsa di ananas e cipolla affumicata) ed Eleonora con Agro Pancetta (pancetta marinata di lime e granadilla, mango con miele all’aglio, peperoncino e fiori); poi ancora Alice con Santa Capa (capesante con salsa di cocco e corallo, tamarindo, ceviche di fiori e chips di platano affumicato) e Alberto con Equilibrio (pancetta con cacao, tamarindo, miele, salsa di ananas affumicato e caramello di bucce di cipolla e mango); infine Sara grazie a Capasanta Tropicale (capesante marinate con lime, cipolla e peperoncino, chips di platano, chevice di fiori, nibs di cacao) e Deborah con Amazonian Sunshine (estratto di mango, granadilla e ananas, pancetta al vapore marinata, sashimi di capesante).

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Tutti gli altri hanno continuato a cucinare, questa volta in 45 minuti, un piatto vegetariano con protagoniste la manioca, uno degli ingredienti più utilizzati in Brasile, e/o la tapioca, il suo amido: grazie alle loro creazioni sono saliti in balconata Filippo con Brasile – Italia (farofa con peperoni e cipolla, chips di zucca, ricotta, piselli, pomodoro e coriandolo), Kassandra con Per un soffio di manioca (manioca soffiata con crema di zucca e dadolata di peperoni e cipolle), Settimino grazie al suo L’Italia vegetariana stringe la mano col Brasile (manioca fritta e al forno con ricotta, fagiolini, peperoni e pomodori); poi anche Anna con I colori del Brasile (involtini di foglie di cavolo, ripieni di manioca, zucca e ricotta) e Antonio con Consistenze di Manioca (millefoglie di manioca, manioca lessata con coriandolo, quenelle di ricotta e zucca con salsa di peperoni e cipolla).

Terzo e ultimo step, ma anche the last chance per i concorrenti per salvarsi dall’eliminazione: cucinare in 30 minuti un piatto che esprimesse la loro idea di Amazzonia impiegando coriandolo, tucupì e pimenta de cheiro. Durante gli assaggi Niccolò non era soddisfatto de La mia Amazzonia (gambero scottato con tucupì, cipolle caramellate, pimenta de cheiro e coriandolo freddo) e ha preferito giocarsi la Golden Pin per salire direttamente in balconata; a seguire, è stato il turno di Marcus con Gambero in tucupì (gambero su salsa di tucupì, aceto, zucchero e coriandolo, con rabarbaro e zucchine), Cacciatori dell’Amazzonia di Andrea (petto d’anatra con salsa di tucupì, olio al coriandolo e peperoni e zucchine alla pimenta di cheiro), Nel fondo dell’Amazzonia di Lorenzo (gamberi su fondo di teste e tucupi, pimenta de cheiro saltato in padella e olio al coriandolo) e Immaginario di Amazzonia di Nicolò (gamberi al tucupì, bietole saltate e pimenta de cheiro, aglio e olio). Il piatto meno convincente è stato proprio quello di Nicolò, che ha tolto il grembiule tornando quindi a casa.

Le parole di Valeria e Nicolò, eliminati da MasterChef 13 il 4 gennaio 2024

Che esperienza è stata Masterchef 13? Abbiamo visto tensioni tra alcuni concorrenti, con quali cucinereste ancora e con quali non vorreste più avere nulla a che fare?

Valeria: Una nuova esperienza. Bellissima, che capita una volta nella vita, sicuramente positiva. Cucinerei con Cannavacciuolo, dei concorrenti al momento non c’è nessuno che vorrei conoscere di più.

Nicolò: È scontato dire che è un’esperienza che capita una volta sola nella vita che ti prende tutto. è un valore aggiunto condividere la passione con altre persone che hanno una loro personalità, una loro storia e pazzia. Ho incontrato persone con la mia stessa passione, la cucina, quelli con cui ho legato di più sono Antonio, Settimino e Deborah, il primo poi lo sento quotidianamente, non ho astio verso nessuno, voglio bene a tutti a chi più a chi meno.

Qual è il ricordo più bello che hai dell’esperienza?

V: Quando sono entrata con lo spaghetto alle vongole e mi hanno messo il grembiule bianco. Mi ha portato su un’altra via che continuerò a cavalcare. Io cucino sulle barche, continuerò a studiare e continuerò a cucinare d’estate. Sono stata molto contenta e continuerò a cucinare.

N: Il ricordo più bello è l’esperienza in generale, che purtroppo è durata poco. Se ne devo scegliere una oltre le selezioni, l’esterna è stata qualcosa di magico. Abbiamo collaborato bene e ci siamo divertiti tanto. Il ricordo migliore è Settimino coi capelli all’aria che porta i piatti ai commensali.

Che cosa vi è mancato rispetto ai concorrenti ancora in gara? Riguardando gli episodi vi siete accorti di qualche errore che non avreste dovuto fare?

V: Mancato direi nulla, magari avevamo qualcosa in più. Per gli errori no, sono contenta e felice di come è andata. Non rimpiango nulla.

N: Bisogna dividere il fattore emotivo dalla tensione. Se non si è bravi a farlo è quasi normale imbattersi negli errori. Ho rimpianto di aver sbagliato la prova, ma visto a distanza e senza fattore emotivo me ne sono fatto una ragione. Penso sia stata la cosa più naturale possibile.

Vi sentite all’altezza degli altri concorrenti? Lo spettacolo televisivo ha condizionato la vostra performance?

V: Non ho avuto problemi dal punto di vista televisivo, perché da giovane ero già stata davanti alle telecamere. Poi per via dello sport sono sempre a contatto con telecamere e giornalisti. Per quanto riguarda la cucina, io non ero lì perché sapevo cucinare ma perché volevo cavalcare una nuova onda. La mia cucina è una cucina da barca. Non faccio le sfere, io cucino materie prime di un certo tipo, per quello ho portato una pasta con le vongole e scorza di limone. Ho fatto quello che sapevo fare nel miglior modo possibile e nel modo più sportivo, che è quello che mi premeva maggiormente, nel limite delle mie possibilità.

N: Sicuramente si impara molto, quindi il mio livello di cucina si è alzato. Anche perché durante il giorno con gli altri concorrenti si parla solo di cucina. Per il livello reputo che ci siano altre persone che sanno cucinare meglio di me e che sanno andare oltre gli schemi, con una forza naturale che gli fa vedere qualcosa di più negli ingredienti e nella tecnica come Antonio, Eleonora e alberto. Le telecamere hanno influito forse alle selezioni, ma dopo le prove sono talmente immersive che non ci fai più caso.

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Seguivate MasterChef prima di partecipare alla competizione? Quest’anno è stata introdotta la Golden Pin, meccanica classica dell’edizione Australiana, come avete accolto questa novità che può scombussolare l’equilibrio della gara?

V: Si seguivo MasterChef e ho trovato la Golden Pin una ventata d’aria fresca, anche se avrei voluto vincerla.

N: Sì seguivo la trasmissione, ma non sapevo nulla della Golden Pin. Ho qualche commento a riguardo, trovo giusto premiare chi fa bene alcune prove tipo l’Invention, ma trovo meno giusto che si possa utilizzare durante il Pressure Test o lo Skill Test, togli un po’ il significato della prova.

Valeria ti sei sentita davvero stanca e vogliosa di tornare a casa?

Io volevo davvero tornare a casa, volevo tornare ad allenarmi, e quindi la sensazione dello chef non è stata sbagliata. Lo chef lo ha capito con uno sguardo, non abbiamo avuto bisogno di parlare. È tutto vero.

Nicolò ti ha dato fastidio la costruzione dell’immagine del latin lover?

Non mi ha dato fastidio, è giusto cavalcarci sopra, non aveva senso contraddirlo anche perché c’è un senso di verità di sottofondo. È stato molto divertente.

Nicolò quanto ha inciso il tuo infortunio sull’eliminazione, hai visto i commenti positivi sui social?

Mi sono fatto male abbastanza, i coltelli sono molto affilati, bisogna stare molto attenti ma con la tensione è stato facile tagliarsi. Non è stato per niente piacevole, cucinare coi guanti è molto più difficile.
Per i social avevo paura della shitstorm, perché avevo visto tante persone che credevano in me e avevo paura di deluderle. Posso dire con felicità di aver ricevuto belle parole da tutti.

Chi vorreste vedere vincere MasterChef 13?

V: Vince il più forte, ma io vorrei Marcus sul gradino più alto perché è il più modesto e più tranquillo.

N: Il mio sogno sarebbe vedere Settimino sul gradino più alto. In maniera oggettiva invece dovrei dirti Antonio.

Quale dei tre giudici vi ha stupito di più?

V: Gli chef sono tre persone nobili, io ho avuto un feeling maggiore con Cannavacciuolo, anche se ho legato anche con gli altri due.

N: Il mio legame con Cannavacciuolo si può vedere nelle puntate. Come rivelazione direi Locatelli che tiene a tutti noi in egual misura ed era sempre pronto a darci una mano.

Dato che siamo agli inizi della gara, c’è qualche concorrente che il pubblico sta sottovalutando?

V: Penso che il pubblico sia sovrano e stia cogliendo tutti i segnali giusti. È sulla giusta rotta.

N: Per me no.

La prossima settimana, giovedì 11 gennaio, sempre alle 21.15 su Sky e in streaming su NOW, proseguirà il percorso dei cuochi amatoriali tra i fornelli di MasterChef Italia con prove sempre più agguerrite e inaspettate, prima di un’esterna che sarà letteralmente infuocata.