Ha debuttato lo scorso 17 marzo su HBO Max Minx, la serie ambientata nella Los Angeles degli anni ’70, dove Joyce (Ophelia Lovibond), una giovane femminista, unisce le forze con un editore a basso costo, Doung Renetti (Jake Johnson) per creare il primo magazine erotico per donne.

Recentemente, Johnson, in un’intervista con The Hollywood Reporter, ha sottolineato quello che per lui è il tema principale di Minx, ovvero il capitalismo:

Penso che la parte dello show che mi ha un po’ scioccato è stata quanto si è parlato dei c*zzi quando ho iniziato a fare interviste per promuovere la serie. Lo vedo davvero solo come una comedy ambientata sul posto di lavoro. Uno show che tratta in modo approfondito il capitalismo, l’avviare una società, il prendere un rischio puntando su una nuova voce, quando quella affermata è quella di Doug e Tina [la segretaria di Doug, nonché sua partner, interpretata da Idara Victor]. Ho dimenticato che ci sono così tanti c*zzi e tette. Perché vedo [il magazine] come penso che Doug e Tina lo vedano: è solo quello che gli capita di vendere. Se fallisce, venderanno qualcos’altro.

Questo aspetto del personaggio si riflette anche alla scelta di Tina, una donna afroamericana, come partner, in un periodo storico molto particolare:

Penso che Doug più di ogni altra cosa sia un capitalista. Molte delle conversazioni sullo show riguardano il femminismo, e ovviamente, con Doug e Tina, anche la questione razziale. Ma quando si pensa al capitalismo, l’idea migliore è l’idea migliore. Quando Doug incontra Tina, era probabilmente il 1963 a Los Angeles, che suppongo fosse un periodo folle, specialmente per le relazioni razziali. E tutto quello che Doug ha pensato è stato “M*erda, questo essere umano è molto intelligente e, data la situazione, potrebbe spaccare insieme a me”. In un’altra epoca, non credo che avrei potuto coinvolgerla.

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Fonte: THR